Roma, 1 apr – Solitamente, i crowdfunding di successo riguardano iniziative equosolidalsinceramentedemocratiche e affini, riguardanti per esempio terzomondismi vari, pucciosi felini abbandonati, o quantomeno docufinzioni artistiche di pugne partigiane.
Con tale premessa, un’iniziativa mirante a salvare le spoglie ossute di uno scrittore sgradevole nel fisico e nell’animo, autore nel 1970 di un romanzo-flusso di coscienza costruito come una sequela di farneticazioni d’un correttore di bozze, ex interprete delle SS in Italia, sadomasochista e anelante l’apocalisse nucleare sulla decadente Europa e sui suoi vincitori del ’45, raccogliendo i 1.500 € necessari a garantire un loculo a quei resti, minacciati dell’essere gettati nella fossa comune del cimitero, non poteva che essere condannata al fallimento.
Eppure… le spoglie di Dante Virgili (Bologna, 1928-1992), autore de La Distruzione, una delle poche opere di rottura letteraria nel panorama italiano del secondo dopoguerra, edita da Mondadori nel 1970, a breve potranno riposare in pace, sognando quella guerra che la loro carne aveva così tanto agognato.
Dopo soli 21 giorni, infatti, dal suo inizio, la sottoscrizione per salvare i resti di Virgili e la relativa fitta campagna mediatica, combattuta a suon di spam a livello bannaggio e DASPO su Facebook e su altri social, e ripresa da diversi giornali, primi fra tutti Primato Nazionale, Libero e Il Giornale, ideata e orchestrata da due lettori di Virgili quanto mai diversi: Gerardo de Stefano, anarchico individualista, e Andrea Lombardi, céliniano e militante di CasaPound, ha avuto pieno successo.
La risposta del Web, dai Distruttori già inoculati dell’odio di Virgili ai suoi nuovi adepti, agli intellettuali, scrittori e lettori controcorrente, ha infatti garantito il graduale raggiungimento della somma richiesta per un loculo temporaneo al Cimitero maggiore di Milano, seguendo lo slogan “Salviamo La Distruzione!” e causando queste reazioni, lasciate sulla pagina FB dell’iniziativa:
‘Un bellissimo esempio di “militanza culturale”’
‘Chi si è elevato con l’intelletto, in vita, non va sprofondato in un ossario comune, da morto’.
‘Potrei non condividere il pensiero di Dante Virgili, ma la libertà del pensiero e della parola è sacra. Quindi questa pagina “mi piace”’.
‘Complimenti per l’iniziativa. Dimostriamo al mondo che c’è chi non scorda!’
‘Ho visto che si è salvato ciò che resta del Virgili… ne sono felicemente e onorevolmente compiaciuto. Così si fa. Grazie a tutti’.
Inoltre, alcune donazioni “fuori sottoscrizione” di veri e propri Mecenati della Distruzione, permetteranno non solo di salvare i resti dello scrittore maledetto, ma anche la sua opera, attualmente esaurita: infatti, ad ogni donatore e a chi ne farà richiesta attraverso la pagina FB dell’iniziativa sarà inviata una copia del libro, appositamente ristampato piratescamente in tiratura limitata dalla strana coppia di organizzatori, che colgono l’occasione per ringraziare i sottoscrittori e tutti coloro che li hanno aiutati a SALVARE LA DISTRUZIONE!
Giorgio Nigra
1 commento
[…] per ringraziare i sottoscrittori e tutti coloro che li hanno aiutati a SALVARE LA DISTRUZIONE! Le spoglie di Dante Virgili non finiranno nell'ossario comune | IL PRIMATO NAZIONALE Rispondi […]