Roma, 1 gen – Al di là della retorica del politicamente corretto tipica e caratteristica insieme della sinistra laica e cattolica europea, in concreto in che cosa consiste il multiculturalismo?
Ma quale integrazione
In primo luogo numerose comunità di immigrati non solo conservano i propri modi di vita ma rifiutano quelli delle popolazioni autoctone cioè rimangono estranei alla comunità locale, al punto da contestarne i principi giuridici o di natura morale e politica quasi a creare una sorta di società parallela. Non desta alcuna sorpresa allora che ad esempio le scuole possono diventare non luoghi di integrazione ma di tensioni e persino di scontro.
In secondo luogo la realtà multiculturale crea spesso comunità che si auto-ghettizzano. A mo’ di esempio pensiamo a Rinkeby, il sobborgo di Stoccolma soprannominato Mogadiscio perché popolato quasi esclusivamente da immigrati somali di religione islamica .
A tale proposito alcuni leader politici europei ebbero, come dire, un lampo di lucidità e di realismo. La cancelliere tedesca Merkel per esempio nel lontano 2010 sostenne che la Germania, pur non potendo fare a meno degli immigrati, sostenne la necessità che questi non solo dovevano integrarsi adottando i valori tedeschi ma, soprattutto, sottolineò che la Germania non aveva bisogno di un’immigrazione che pesasse sul sistema sociale. Il secondo leader politico che ratificò le rilevanti problematiche del multiculturalismo fu David Cameron che ebbe modo di affermare che il multiculturalismo stava incoraggiando culture diverse che finivano per coesistere separate le une alle altre. Ma la dichiarazione certamente più significativa è stata quella di Sarkozy quando disse che in tutte le democrazie eccessiva è stata la preoccupazione dell’identità dei nuovi arrivati mentre scarsa è stata la preoccupazione dell’identità del paese che gli accoglieva.
Multiculturalismo o odio reciproco?
In ultima analisi il senso di queste dichiarazioni è agevolmente comprensibile: il multiculturalismo reale non fa altro che la realizzazione di comunità-tribù cioè di comunità di immigrati che vivono per conto loro al punto che provocatoriamente potremmo dire che il multiculturalismo diventa una sorta di odio reciproco legalmente regolato.
Si può addirittura arrivare al punto che le comunità immigrate – come successo in Inghilterra in Francia con quelle islamiche – possono addirittura rivendicare diritti speciali assolutamente diversi da quelli delle comunità all’interno delle quali si trovano. Pensiamo ad esempio alla festa dello sgozzamento, al delitto d’onore, all’infibulazione, alla proibizione per le ragazze di andare a scuola, all’usanza di matrimoni forzati tra uomini adulti e bambine, all’obbligo per le donne di portare il velo in pubblico, all’uso di picchiare le mogli come atto di correzione e punizione e infine alla poligamia maschile.
Roberto Favazzo
3 comments
L’ultimo paragrafo cosa vuol significare? Pensiamo a queste cose in relazione a cosa? Pratiche che noi non accettiamo? Pratiche che vengono rivendicate come legittime da alcuni immigrati? E in che paesi? Quali sono i casi di reale rivendicazione pubblica di queste istanze? Mi pare una conclusione monca del ragionamento iniziato nell’articolo
Micro realtà già esistenti nel macro… ci preparano al globalismo integrale! D’ altronde abbiamo già i primi coglioni che si arrogano il diritto di giudicarci dallo spazio… “Tecnica ad uso strumentale”!
Scusate , ma io sono ignorante ed orgoglioso di esserlo ……
ma , per esserci multi-culturalismo cui preferisco il CULTURISMO o bodybuilding , ci vogliono
almeno 2 o più CULTURE ……
in base alla mia IGNORANZA di cui vado Fiero et Orgoglioso …. ci sono state alcune sintesi in un
passato ormai remoto
Sumeri – Assiri – Babilonesi – Egizi ( Stele di Rosetta ? mai sentita ???)
poi
Greci – Macedoni – Persiani fino all’ India …. (Alexandros)
ed infine
Greci(Fenici) e Romani ….. il resto è solo un richiamo a quella che viene definita Cultura Classica .
Oggi ? quali sarebbero le CULTURE ?
non spacciamo USI e COSTUMI come “cultura” !!!!! , in antico romano , STI CAZZI !
trattare le donne di merda, menarle , coprirle come facevano i miei nonni coi mobili “belli” per
conservarli …. , ROMPERE I COGLIONI se mangio SANISSIMA carne di MAIALE …..
o bevo uno o più bei bicchieri !
che CAZZO HA A CHE VEDERE CON UNA FORMA DI CULTURA ?????
ma io sono ignorante …. non come gadlevnev o rulagebral
stavo pensando di prendere un maialino per portarlo al guinzaglio ….. preferisco un PITBULL ,
più in “sintonia” col mio carattere ….. ma sai che bello far rodere il culo ai muslim ed impedirgli
di “imporci” la loro CULTURA facendosi scoppiare al grido di allàéalBar !
anch’ io vado al BAR , ma non rompo i coglioni al mondo per bere un Prosecco !
Ad maiora …..