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Primo Carnera e l’archetipo del supereroe

by Marco Battistini
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Roma, 25 ott – Storie di muscoli, fumetti e animi gentili. Tutti conosciamo Superman. In tanti (almeno si spera, soprattutto tra i lettori di queste pagine) conoscono Primo Carnera: ecco, a quanto pare è proprio la Montagna che cammina ad aver ispirato i creatori del supereroe più famoso del mondo. Ma andiamo con ordine.

La montagna che cammina

Il nostro campione nasce – esattamente 118 anni fa, il 25 ottobre 1906 – nel piccolo comune friulano di Sequals. Le difficili condizioni economiche della famiglia lo portano ancora giovanissimo in Francia, ospite di uno zio. Alto e robusto, trova lavoro come carpentiere per essere introdotto, grazie al fisico imponente, alla nobile arte del pugilato. Tecnicamente acerbo sopperisce alle iniziali mancanze attraverso durissime sessioni d’allenamento. E il lavoro, come sempre, paga: negli anni ‘30 eccolo negli Stati Uniti d’America, dove il Golia del Colosseo diventa nel 1933 il primo connazionale ad ottenere il titolo dei pesi massimi.

Orgoglio della comunità italiana d’Oltreoceano, si trasforma ben presto in eroe nazionale anche in patria. Vicino al fascismo e ritenuto invincibile, diventa personaggio pubblico a tutto tondo: la sua figura stimolerà la produzione di manifesti, articoli e fumetti. Come Dick Fulmine, creato dall’inventiva di Carlo Cossio e pubblicato dal 1938 al 1955.

Primo Carnera: un supereroe in carne ed ossa?

Interpretazione su carta dello spirito di Primo Carnera, il supereroe “dichiaratamente fascista” esordisce in data 29 marzo. Ossia una ventina di giorni prima del suo (oggi più famoso) alter ego americano. Stiamo parlando, ovviamente, di Superman: Clark Kent vede la luce “solamente” il 18 aprile – siamo sempre nel 1938.

La sua origine è però da ricercare circa un lustro prima, ovvero al picco della popolarità americana del Gigante Buono. Oltre all’evidente somiglianza fisica e nei tratti somatici, sappiamo che nella prima tavola dove compare, Superman solleva con due mani un’automobile. Un’impresa già realmente compiuta, almeno secondo quanto riporta la stampa statunitense dell’epoca, proprio da Primo Carnera.

Clark Kent, il pugile e Dante

Le coincidenze – se così vogliamo chiamarle – non finiscono qui. Così se Superman deve giocoforza combattere attraverso il suo vigore fisico, Clark Kent, al contrario, è la rappresentazione di un uomo decisamente più intellettuale. Ecco che per Primo Carnera – nella boxe come nella vita – “i pugni si danno e si prendono”, dall’altro canto il gigante friulano amava leggere Dante. Tanto – così pare – da ricordare a memoria versi della Divina Commedia.

Se non in puro senso cronologico, possiamo storicamente considerare Superman come il primo supereroe della storia. Sicuramente è il più importante. Ha reso il genere popolare, definendo schemi oggi tradizionali. Ne rappresenta l’archetipo, anche a livello simbolico. Storie di combattenti dai nobili principi: genesi e fonte d’ispirazione non potevano che essere italiane. 

Marco Battistini

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