Roma, 1 mag – Recentemente è stato pubblicato “La dittatura del pensiero unico“, edito da La Verità e Panorama ed a cura di Martino Cervo, incentrato sulla figura di George Orwell.
Si è molto dibattuto su George Orwell sin dal principio dell’emergenza. Con elogi alla figura libera e controcorrente che seppe denunciare nella propria epoca i rischi del totalitarismo. Eppure, in pochi paiono aver compreso realmente il messaggio lasciatoci in eredità dall’intellettuale britannico. Oltre alla critica verso i regimi oppressivi delle libertà dei cittadini, è fondamentale saper difendere noi stessi dall’espansione del “Grande fratello”.
La lezione di George Orwell
Vivere una società nichilista ed infettata dalla paura di chi si interfaccia con noi, considerato come possibile untore più che come interlocutore positivo, ha acuito le nostre paure. Ne è dimostrazione amara l’ossequiosa obbedienza con cui tolleriamo praticamente ogni prevaricazione. Le presunte ragioni che ci hanno spinto all’abitudine e all’adattamento ad una nuova “Fattoria degli animali” non sono altro che una condizione in primis interna a noi stessi.
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Cervo non ci narra di Orwell ma lascia ad egli spazio. Ne trascrive la paura e la lungimiranza, lasciando poi a noi il dovere di comprensione. Non è la riproposizione dei suoi testi la chiave di lettura che può aiutarci a vivere il presente, piuttosto la giusta interpretazione di essi. La vecchia Unione Sovietica che ispirò 1984 è solo il preambolo della Cina odierna e di quel comunismo prevaricatore e arido arrivano fino al III millennio.
Tuttavia, lo sbaglio da non commettere è quello di “strumentalizzare” Orwell, rendendone presagi ed osservazioni profonde materiale esclusivo per post sui social network. In tal caso rischieremmo di perdere l’insegnamento vero donatoci dall’intellettuale che richiede immedesimazione, voglia di scoperta e vero e proprio studio.
Tommaso Alessandro De Filippo
1 commento
la neo lingua orwelliana dei descamisados sfigatos de internett du covidde : vacci-nAZ-IONI rAUS! i parenti di himmler e goebbels ringraziano…..