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Manodopera, a Casale Monferrato il “dialogo tra Arte e Artigianato”

by La Redazione
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Roma, 31 ott – Artisti e artigiani – circa una trentina – da tutto il Piemonte, percorso del mercato Pavia di Casale Monferrato praticamente al completo. E poi le curiosità artigianali: dalle sculture di legno riciclato a quelle in pietra, dalla ceramica alla pietra di cantone, dall’oreficeria alla scultura in plastica riciclata, dalla pittura figurativa a quella informale. È andata in scena domenica scorsa la mostra espositiva “Manodopera – Dialogo tra Arte e Artigianato”, evento patrocinato dal Comune – il sindaco Emanuele Capra ha inaugurato la giornata – e curata, in collaborazione con l’omonima associazione culturare, da Francesca di Bernardo, componente del locale consiglio comunale.

Arte e artigianato, un’unione profonda

“La speranza del suo meritato e positivo riscontro è che si trasformi in un evento annuale” ha dichiarato la curatrice del riuscito appuntamento. L’intento dei promotori è stato quello di esprimere l’unione profonda tra Arte e Artigianato. Un dialogo, come appunto indicato dalla massima dell’iniziativa (alla quale era presente anche un punto ristoro interno). Concetto che ha suscitato attrazione e curiosità da parte della cittadinanza casalese. Per tutta la giornata infatti un pubblico curioso ed attento ha potuto assistitere al lavoro in diretta di numerosi operatori artigianali. I quali hanno costruito – come fossero in bottega – i loro progetti scolpendo, dipingendo e così coinvolgendo le emozioni e curiosità del pubblico presente.

Vale la pena ricordare che l’Associazione Culturale Manodopera, ideatrice dell’omonima manifestazione, ad Aosta è attiva da quattro anni e crede nello sviluppo dell’opera artigianale in forma artistica e creativa.

Nella mattinata ha quindi avuto luogo anche l’esibizione dello scultore Enrico Canepa “Né vincitori né vinti” che, dopo una suggestiva poesia di Iris Devasini, ha scoperto una sua opera in pietra di cantone. Per poi distruggerla, ricordando le guerre contemporanee in corso.

Manodopera: Il Made in Italy come valore unico nel mondo

La giornata è poi proseguita nel salone Tartara. Dove, davanti ad una sala quasi piena, ha avuto inizio un “salotto” pomeridiano di conversazione con il pubblico sul tema Arte ed Artigianato. Tra i relatori l’orafo fiorentino Stefano Alinari (presidente dell’associazione Manodopera), il critico e pittore casalese Piergiorgio Panelli, Claudio Spunton – artigiano membro fondatore – e la stessa curatrice del progetto, ovvero Francesca Di Bernardo. Sono state toccate in maniera profonda le varie tematiche dell’essere artigiano in Italia. Nel corso del dibattito è emersa la consapevolezza della grande tradizione culturale storica: proiettando le problematiche e le previsioni verso un futuro sempre più tecnologico e virtuale, la manualità – anche se con fatica – dovrà in qualche modo riottenere un ruolo determinante per la creatività e per la qualità delle produzioni artistiche ed artigianali.

Interessanti, a tal proposito, le parole di Francescca Di Bernardo: “Ritengo sia doveroso mettere in risalto le capacità manuali e artistiche che ancora esistono nella Penisola e che, da sempre, sono simbolo della nostra ricchezza intellettuale e territoriale. Tradizioni che la standardizzazione produttiva industriale globale rischiano di far scomparire e che hanno costituito nei millenni uno dei simboli distintivi della bellezza dell’Italia, del suo paesaggio e delle sue città. Il nostro Made in Italy è un valore unico nel mondo e dobbiamo fare di tutto per salvaguardarlo e svilupparlo.” 

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