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Morto Luigi Magni, il regista della romanità risorgimentale

by Alessandro Catalano
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Lutto nel Cinema: Luigi Magni è morto

Luigi Magni

Roma, 28 ott – È morto nella mattinata di ieri Luigi Magni, il regista e sceneggiatore si è spento ad 85 anni nella sua Roma, città di cui aveva narrato le vicende dell’epopea risorgimentale. Ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore e soggettista in collaborazione con Age & Scarpelli. In seguito ha collaborato con molti dei più importanti registi dell’epoca come Mario Monicelli, Luciano Salce, Mauro Bolognini, Camillo Mastrocinque, Giorgio Bianchi, Pasquale Festa Campanile, Carlo Lizzani e Alberto Lattuada.

Al 1968 invece risale l’esordio alla regia con la commedia “Faustina”, ma è l’anno seguente che raggiunge il successo con il film “Nell’anno del Signore” che segna l’inizio di una lunghissima collaborazione con Nino Manfredi splendido interprete del Pasquino, nel cast sono presenti anche Alberto Sordi che interpreta il frate confessore e Ugo Tognazzi nei panni del Cardinal Rivarola.

Il tema della Roma papalina e risorgimentale sarà centrale per tutta la produzione di Magni. Nel decennio successivo si cimenta prima con “Scipione detto anche l’Africano” (1971) commedia storica con Marcello Mastroianni, Silvana Mangano e Vittorio Gassman; in seguito gira “La Tosca” (1973) commedia musicale con Gigi Proietti e Monica Vitti; l’anno successivo gira “la via dei babbuini” (1974) con Catherine Spaak e Pippo Franco; nel 1977 arriva il secondo capitolo della vicenda risorgimentale “In nome del Papa Re” interpretato ancora da Nino Manfredi. Il film tratta con ironica vena anticlericale il processo “Monti e Tognetti”, ultima condanna a morte comminata dallo Stato Pontificio. Grazie al film Magni conquista il David di Donatello per la migliore sceneggiatura.

Nel 1980 con il satirico “Arrivano i bersaglieri” torna a lavorare con Ugo Tognazzi e Pippo Franco; nel 1984 invece porta sullo schermo le vicende di San Filippo Neri con “State buoni se potete” interpretato da Johnny Dorelli e con la famosa colonna sonora di Angelo Branduardi vincitrice del David.

Dopo “Secondo Ponzio Pilato” (1987) e “O ‘Re” (1989) completa la sua trilogia risorgimentale con “In nome del popolo sovrano” dove narra le vicende di Ciceruacchio ancora interpretato da Nino Manfredi affiancato nel cast ancora da Alberto Sordi e da Luca Barbareschi. Nel 1995 vince il secondo David di Donatello con “Nemici d’Infanzia” e nel 2000 chiude con il grande schermo con “La Carbonara”, tuttavia nel 2003 gira ancora un film questa volta per la televisione “La notte di Pasquino” chiudendo la sua carriera ancora con Nino Manfredi cui lo ha legato una lunga amicizia e gran parte della propria produzione.

I funerali si svolgeranno martedì presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.

Alessandro Catalano

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