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Il Libro Proibito, tra i segreti di un thriller esoterico

by Carlomanno Adinolfi
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Roma, 7 mar – Dopo essere stato un successo editoriale in diversi paesi, arriva finalmente anche in italiano il thriller esotericoIl Libro Proibito“, scritto dal duo Guido Mina Di Sospiro e Joscelyn Godwin. È un paradosso che un libro di fama internazionale di cui uno dei co-autori è italiano arrivi solo dopo dodici anni dalla sua uscita. Ma questo è uno dei sintomi dello stato dell’editoria narrativa italiana “mainstream” che sembra snobbare la narrativa italiana per dare spazio solo a figli e figliocci privi di qualunque talento. E dall’altra sottolinea il lavoro di case editrici come la milanese Bietti, grazie alla quale possiamo avere gioielli di questo tipo.

Scatole cinesi e contorni alchemici

I due autori, entrambi studiosi di esoterismo, ci portano all’interno di un thriller a scatole cinesi dai contorni alchemici. La scatola esterna ci parla di uno scenario di paura, di un botta e risposta di attacchi terroristici tra fanatici jihadisti ed estremisti antislamici, in un’Europa che inizia a interrogarsi sulle sue radici e sul senso della sua identità. Quella subito più interna descrive le trame politiche e magiche di un anziano barone, ultimo rampollo dell’antichissima casata dei Della Riviera, che dalla sua villa esoterica veronese e dal suo palazzo misterioso veneziano cerca di influenzare le sorti del mondo.

Ancora sotto ci sono gli elementi principali della trama. Ossia un omicidio e la sua indagine, la tormentata storia d’amore che riaccende una vecchia fiamma solo apparentemente sopita. Ma soprattutto la ricerca per decifrare un “libro proibito” che dà appunto il titolo al romanzo. Parliamo de “Il Mondo Magico de gli Heroi”, libro ermetico scritto da Cesare della Riviera (nel romanzo antenato proprio del barone della Riviera) agli inizi del ‘600 e a cui si era dedicato anche Julius Evola. Nel romanzo, tuttavia, il libro “pubblico” non è che uno specchietto per le allodole essoterico per allontanare il pubblico dal vero libro, il cui contenuto è molto più potente e pericoloso, conservato e tramandato ai primogeniti Della Riviera nei secoli e appunto “proibito” a chiunque altro.

Il Libro Proibito, qual è la “scatola” più importante?

Ma come in ogni thriller esoterico che si rispetti, mentre ci districhiamo tra frasi misteriose, chiavi segrete che aprono porte reali e luoghi dell’anima che diventano stanze reali – e viceversa – ci si chiede se davvero sia la “scatola” più interna quella realmente importante o se lo sia invece quella più esterna. È davvero la storia d’amore e l’omicidio il centro del romanzo e l’obiettivo degli autori o è invece il risveglio dell’Europa che sembra solo il sottofondo rumoroso che funge da ambientazione?

E davvero è il protagonista, il professore cresciuto con educazione gesuita Leo Kavenagh, il vero Heroe del libro mentre è l’odioso Barone Della Riviera l’antagonista da odiare? O forse il romanzo dietro questo velo essoterico per il lettore classico nasconde una realtà molto più complessa? E se, invece di dare delle risposte e delle spiegazioni alchemiche – il libro ne è ricchissimo – gli autori abbiano cercato di fornire altre domande, stavolta “giuste” e con le opportune chiavi messe a disposizione, al lettore più accorto? Non vi resta che leggerlo e trarre le vostre conclusioni. Ben sapendo che esse potrebbero essere solo l’inizio di un altro percorso.

Carlomanno Adinolfi

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