New York, 28 ott – Emis Killa, icona del Rap Italiano, ha avuto modo di partecipare ai Bet Hip-Hop Awards 2013, importante show statunitense dove i migliori rapper d’oltreoceano si sfidano a colpi di freestyle. L’occasione della vita, quella che può far coronare definitivamente il lavoro svolto, un po’ come può essere il festival di Venezia per un regista; ma qualcosa è andato storto. In Italia il rapper ha avuto un grosso successo, vincendo molti concorsi musicali anche di un certo livello mainstream (TRL Awards, MTV Hip Hop Awards) e riuscendo ad ottenere un disco di platino vendendo oltre 60.000 copie del suo ultimo album.
Tuttavia “Ed Lover”, icona nera del rap americano, commenta così la prestazione musicale di Emis ai Bet Hip-Hop Awards: “Tornatene in Italia con queste cazzate. Vai a mangiare degli spaghetti, delle lasagne, della pasta… forse quelle cazzate che hai detto piacciono in Italia, ma qui. C’MON SON!”.
Insomma, per una volta che un artista nostrano realizza l’ardua impresa di uscire fuori dai propri confini proprio non riesce a scollarsi di dosso l’etichetta dell’italiano pizza pasta e mandolino. Siamo sicuri che si tratti, usando un termine molto caro alla stampa scandalistica odierna, di un caso di “discriminazione territoriale” a parti invertite e arrivato al paradosso?
Forse si tratta semplicemente delle regole del gioco. O dello sbattere il muso contro una realtà che le pose, la “scena”, il tono da ghetto, le facce gansta e tutta la seriosità delle sottoculture d’importazione non potranno cancellare.
Alessandro Bizzarri
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