Home » Gianfranco de Turris, una vita votata alla cultura e alla tradizione

Gianfranco de Turris, una vita votata alla cultura e alla tradizione

by La Redazione
0 commento

Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autore, il seguente articolo uscito sul giornale portoghese “o Diabo”

Roma, 15 ott – Recentemente, in una conversazione con lo storico e politologo Riccardo Marchi abbiamo trattato il compromesso e la dedicazione di Gianfranco de Turris nello studio e divulgazione dell’opera del filosofo Julius Evola e la sua importanza nell’introduzione in Italia di importanti autori della letteratura di fantascienza. Di fatto, Gianfranco de Turris è una delle figure principali nel panorama intellettuale e culturale contemporaneo, essendo abbastanza riconosciuto e stimato dentro e fuori dalla sua patria, non soltanto per la sua erudizione ma anche per l’influenza di giornalista, ricercatore, editore e autore.

Gianfranco de Turris è nato in Italia il 19 febbraio del 1944 e quest’anno ricorre il suo ottantesimo compleanno. Ha convissuto con Julius Evola, il che gli ha permesso di avviarsi allo studio del pensiero tradizionale. Ha preso parte alla nascita della Fondazione Julius Evola, con sede a Roma, di cui è il presidente e il principale difensore contro i “filoevoliani” e “anti-evoliani”. Il suo percorso personale lo ha portato a modellare una personalità poliedrica, capace di distinguersi in differenti campi, dalla filosofia alla fantascienza. Finendo per diventare il maggior conoscitore italiano di autori come J.R.R. Tolkien o H.P. Lovecraft, distinguendosi per l’intersezione tra analisi critica e apprezzamento letterario, permettendogli di costruire ponti tra la realtà e la finzione, il passato e il presente, sempre tramite la tradizione.

L’opera di Gianfranco de Turris

Durante la sua carriera si è dedicato alla ricerca di temi che variano dalla mitologia all’esoterismo, passando dalla storia delle religioni, gli studi simbolici e tradizionali, le narrative di storia alternativa o la letteratura. Come editore ha avuto un ruolo cruciale nella divulgazione di opere e autori, che diversamente sarebbero potuti rimanere lontani dal grande pubblico, dando voce così alle idee e correnti di pensiero molte volte osteggiate o combattute dal sistema.

Il suo lavoro non si limita soltanto alla scrittura. Inoltre, è un fervoroso difensore della preservazione del patrimonio culturale e delle tradizioni europee, elementi che considera fondamentali per la preservazione della nostra identità. L’importante lavoro metapolitico di Gianfranco de Turris è frequentemente associato al pensiero dissidente antimoderno e controcorrente, posizionandosi come un critico delle narrative dominanti che, secondo lui, svalorizzano le radici culturali del “Vecchio Continente”.

La sua affiliazione a dei movimenti che promuovono una visione alternativa della società contemporanea ha generato degli accesi dibattiti, portando così a una riflessione profonda sul futuro dell’Europa e la necessità della sua riscoperta civilizzatrice. Attraverso la sua vasta opera, Gianfranco de Turris si è affermato come una voce fuori dal coro in tempi di uniformità di pensiero. Un araldo di un rinascimento culturale che appella a una introspezione e alla valorizzazione dell’eredità che ha modellato il genio della civilizzazione europea.

In questo contesto il suo lascito diventa ancora più rilevante, offrendo una prospettiva unica e provocatrice che sfida le convenzioni e invita alla riflessione sul ruolo della conoscenza e della cultura nella costruzione di un futuro fortemente radicato nella nostra storia e tradizione.

Il libro pubblicato da Oaks Editrice

Pubblicato dalla Oaks Editrice “Gianfranco de Turris, uomo di espressioni varie e tradizione una” è un volume organizzato da Giovanni Sessa e Andrea Scarabelli che omaggia il vecchio maestro negli ottant’anni della sua nascita. Una raccolta di saggi, racconti e testimonianze che rendono onore a questo irreprensibile uomo di cultura, a cui hanno contribuito: Alain de Benoist, Joscelyn Godwin, Claudio Mutti, Maurizio Murelli, Adriano Scianca, Gabriele Marconi, Luca Siniscalco, Giuseppe Aguanno, Adriano Segatori, Hervé A. Cavallera, Luca Valentini, Luigi Iannone, Roberta di Casimiro, Riccardo Scarpa, Stefano Arcella e Alessandro Colla.

Sono più di 70 collaborazioni che ripercorrono il complesso universo dell’omaggiato, provando la natura singolare della sua opera. Questo volume non è soltanto una riunione di elogi, ma un invito all’esplorazione delle idee che trascendono le frontiere del reale e dell’immaginario, della memoria e della proiezione futura, permettendoci di arrivare a una comprensione più profonda del senso della tradizione, cultura e identità europea. Elementi orientatori questi della vita di Gianfranco de Turris e sempre presenti nella sua opera, tanto nella parte saggistica come in quella narrativa.

Come hanno ben elucidato gli organizzatori di questa opera nell’introduzione, questo libro appare nella cartografia di un ambiente culturale fatto di uomini e incontri, libri, riviste, convegni e altre iniziative culturali che hanno avuto Gianfranco de Turris come principale motore, esempio e riferimento.

José Almeida

*traduzione di Guido Bruno

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati