Roma, 2 ago — Non è una vecchia storia o un passato buono da studiare solo sui banchi di scuola e che, in fondo, non interessa più a nessuno. No, la Seconda Guerra Mondiale continua, in bene o in male, a ripercuotere i suoi effetti sul presente, ad animare la divisione tra Rossi e Neri, che tuttora emerge con accuse reciproche di nostalgie da ambo le parti (più da una parte, a dire il vero) in tempi di campagna elettorale, e soprattutto a segnare le memorie di tanti nostri concittadini che, di quelle vicende, sono in qualche modo figli e ne portano le tracce.
Grande successo del bando di Cantastorie della casa editrice Altaforte
Ecco forse il motivo della notevole risposta, inattesa ma non troppo, al nostro bando di Cantastorie, Racconta la tua storia sulla Seconda Guerra Mondiale: un appello con cui la casa editrice Altaforte chiedeva a voi lettori di inviare un racconto, basato interamente su fatti veri o con elementi di fiction e ambientato al tempo del secondo conflitto mondiale. Con la garanzia che i migliori tra i testi ricevuti sarebbero poi stati pubblicati in una raccolta di racconti il prossimo autunno.
Un inaspettato e commovente affresco
Ebbene, ci sono pervenute decine di racconti di studiosi e semplici cittadini, di italiani assetati di verità, di figli o nipoti di soldati morti in guerra, di eroi e martiri, e di riflesso vittime anche loro, di convinti patrioti ed eredi di repubblichini torturati solo perché “colpevoli” di aver combattuto dalla parte “sbagliata”. E ancora storie che ricordano gli errori e gli orrori compiuti dai Liberatori e le violenze dei paladini della Resistenza, ma anche testimonianze che immortalano scene di tenera e dolente umanità, solidarietà e cameratismo pur nel divampare dello scontro e nel cuore delle brutalità belliche. Un affresco dipinto da voi lettori, che restituisce onore e dignità a tanti protagonisti ignoti del conflitto, a nomi e volti che magari non figurano sui libri di storia, ma meritano ricordo e rispetto. Ai tanti italiani in buona fede che si battevano per una causa che ritenevano giusta.
Co-protagonisti della Storia
È questa la forza della parola ed è questo il potere della memoria. Ed è questo, da ultimo, lo scopo di Cantastorie: tenere a mente che il passato non passa mai del tutto e che della Storia siamo tutti in fondo co-protagonisti. E cantare e raccontare storie resta il miglior modo per passare dall’essere semplici attori o comparse al diventare testimoni, interpreti e narratori. Soggetti pensanti oltreché agenti.
C’è ancora tempo per inviare i vostri racconti
Ecco perché vi rinnoviamo l’invito a inviare altri racconti sul tema, attingendo alle vostre memorie personali e familiari, ai vostri studi scolastici o ai testi letti per diletto e interesse, o alla vostra fantasia che nutre e trasfigura la narrazione delle vicende belliche. L’indirizzo per mandarci i vostri scritti resta sempre lo stesso: gianluca.veneziani@altaforte.it. Il termine ultimo per mandarli è il 30 settembre. E il numero di battute complessive, spazi compresi, è di 15.000 battute.
Utilizzate il mese di agosto, tempo di stacco dalle incombenze quotidiane e di otium, per raccogliere i vostri ricordi, dare spazio alla vostra creatività e mettere a frutto il riposo producendo una piccola opera. Noi ve ne saremo grati. Ma ve ne saranno grati soprattutto quanti, grazie alla vostra penna, torneranno a vivere e a riacquisire un posto di diritto nella storia.
Gianluca Veneziani