Roma, 31 giu – Un Alberto Zangrillo in grande spolvero, ospite a L’Aria che tira, non ha parole tenere per i colleghi virologi-star ma nemmeno per chi ha portato la politica “nel virus” come Lilli Gruber.
Zangrillo: “Mascherina all’aperto è da beoti”
Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare dell’Ospedale San Raffaele di Milano, is lancia in una sparata molto dura sulla pandemia: “Se è sola sul lungo Tevere io dico: ma guarda quella poveretta che indossa la mascherina! Se è sola alle 6 o alle 7 del mattino perché dovrebbe mettere la mascherina? Perché l’ha sentito dire in televisione? No, quando entra in banca, quando entra a lavoro o in farmacia mette la mascherina, come faccio io. Altrimenti no, è la differenza tra essere un popolo di stupidi di beoti e un popolo di persone responsabili. Probabilmente noi facciamo più presa se pensiamo di controllare un gregge di beoti, invece io mi aspetto molto di più dai miei concittadini.
“Bisogna imparare a convivere col virus”
Insomma, basta isterie sul virus, Zangrillo ha le idee chiare: “Bisogna imparare a convivere con il virus, lo dicevo ad aprile dell’anno scorso. Noi non sappiamo se i vaccini ci copriranno da tutte le varianti che usciranno quindi noi dobbiamo affidarci con tutte le forze a tutte le osservazioni del caso e cura preventiva e immediata. Arriveranno le varianti, che facciamo quindi ci chiudiamo nel fortino? Questo significa aumentare le terapie intensive negli ospedali e aspettare che i malati poi diventino morti. Ci dobbiamo affidare alle intelligence e all’esperienza che abbiamo.”
La bordata contro i virologi vip
Poi lancia un’invettiva contro i virologi-star: “Dobbiamo lasciare poco spazio ai frati indovini che a coloro che dicono una cosa e cercano di spararla prima degli altri con la speranza che poi si riveli quella giusta, in barba a quella che rappresenta la positività per i nostri pazienti per i nostri giovani per la comunità. Coloro che hanno trovato spazio nelle vostre trasmissioni del vostro presidente Cairo, sono persone che hanno speso molto del loro tempo mettendosi frettolosamente il camice perché si andava in onda e bisognava far vedere che si parlava dell’ospedale. C’è differenza tra chi il camice lo mette frettolosamente e chi lo indossa dalla mattina alla sera”.
Ce l’ha con Galli?
“Mi sembra che lei ce l’abbia con Galli” replica la Merlino. Ma Zangrillo non conferma: “No io non ce l’ho con nessuno…”. Poi, la stoccata a Lilli Gruber: “La politica è entrata nella gestione del virus in questi ultimi mesi? È colpa vostra. Non accadrà mai ma se io dovessi andare dalla dottoressa Gruber avrei il plotone d’esecuzione davanti. Invece, forse vengo da lei perché considero che è leggermente più buona, meno animosa nei miei confronti, io non sono né di destra né di sinistra”. Ora è chiaro perché preferiscono invitare Galli e non lui …
Ilaria Paoletti
2 comments
Personaggi come Zangrillo se sbagliano tra dx e sx nell’ esame radiologico son guai. Fuori dal H dovrebbe essere meno timoroso anche su altro…
[…] intensiva del San Raffaele di Milano contro l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto è cosa nota. E del resto non è l’unico: anche Vittorio Sgarbi si è più volte fatto alfiere di questa […]