Milano, 17 gen — Le decine di immigrati nordafricani che la notte di Capodanno hanno molestato sessualmente undici (ma forse sono di più) ragazze in piazza Duomo sono «bestie» e per loro invoca la «castrazione chimica»: un giudizio impietoso quello di Chiara Corapi, studentessa 19enne di Cesenatico, testimone delle violenze consumate durante la notte di San Silvestro nel capoluogo lombardo.
Non è rimasta vittima del branco — almeno lei — in quella terribile notte di Capodanno: anzi, dimostrando un coraggio da leonessa si è buttata in mezzo al mucchio di animali per salvare una coetanea, avendo anche la presenza di spirito di filmare l’accaduto. «L’ho fatto perché è doveroso far vedere chi sono queste bestie; ho sempre il telefono in mano e appena mi sono resa conto di quanto stava accadendo ho iniziato a filmare», racconta ai microfoni del Giorno.
Ragazza salva coetanea dal branco di Capodanno
La spinta ad affrontare il branco arriva, per Chiara, alla vista di una sua coetanea accerchiata dai violentatori. «Mi sono accorta di una ragazza in serio pericolo, era sola, attorno aveva tanti aggressori che l’avevano circondata, le avevano tolto i vestiti e la minacciavano. Istintivamente ho iniziato a farmi varco aprendo le braccia, è andata bene perché indossavo il cappuccio e forse gli aggressori non si sono accorti che ero una donna». Questo fino al — tardivo — arrivo dei poliziotti, «che hanno soccorso la ragazza e le hanno consentito di rivestirsi ed è stata accompagnata in ospedale. Era molto scossa e traumatizzata, io ho urlato a tutti che avevo il video». Chiara prosegue il racconto spiegando di essere stata sentita dalle autorità che «hanno registrato a computer la mia deposizione in ospedale. Poi hanno voluto sapere l’ora esatta del filmato».
“Bestie, per loro la castrazione chimica”
Dice di avere agito «d’istinto, anche perché se non lo avessi fatto, quella ragazza avrebbe fatto veramente una brutta fine», ma la verità è che non tutti avrebbero avuto l’istinto di tuffarsi in mezzo a dei trogloditi, animati solo dalla brama di sesso, per salvare una perfetta sconosciuta. «Non la conoscevo, per me sino a quella sera era una estranea», spiega ancora. Il giudizio di Chiara è — a buona ragione — molto severo nei confronti degli autori degli abusi di Capodanno. «Sinceramente non penso che queste bestie cambino, erano spietati e, se lo hanno fatto una volta, lo faranno ancora. Ritengo che ci voglia la castrazione chimica, come prevede la legge in altri Paesi, e tanti anni da trascorrere in carcere».
Cristina Gauri
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Chimica contro chimica… Brutta roba.
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