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Il vaccino AstraZeneca cambia nome: ora è Vaxzevria. Ecco il nuovo bugiardino

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 30 mar – Il vaccino AstraZeneca cambia nome. L’azienda farmaceutica anglo-svedese ha deciso di ribattezzarlo Vaxzevria. A riferirlo sono diversi media stranieri sulla base dei dati dell’Ema. Il nuove nome Vaxzevria è stato infatti approvato dall’Agenzia europea del farmaco il 25 marzo, a seguito di un’esplicita richiesta avanzata dall’azienda che ha sviluppato il vaccino. Il precedente nome completo era “Vaccino COVID-19 AstraZeneca”. Difficile non pensare che la scelta sia stata dettata dalle polemiche che hanno travolto l’azienda anglo-svedese, con il vaccino sospeso in molti Paesi europei prima del nuovo via libera Ema.

AstraZeneca cambia nome, ecco il nuovo bugiardino

In ogni caso il vaccino rimane invariato. Potrebbero invece presentare un aspetto diverso, stando sempre a quanto riportato dai media esteri, le informazioni sul prodotto, la confezione e l’etichettatura. Intanto sul sito dell’Ema è stato pubblicato il nuovo bugiardino, aggiornato con i possibili – per quanto rari – casi di eventi avversi tromboembolici. A questo link è possibile scaricare il Pdf.

Tra le altre cose, nel nuovo bugiardino in questione si legge quanto segue. “È stata osservata molto raramente una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria. Ciò include casi severi che si presentano come trombosi venosa, inclusi siti insoliti come trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena mesenterica e trombosi arteriosa, concomitante con trombocitopenia. La maggior parte di questi casi si è verificata entro i primi sette-quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore a 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l’aumento dell’uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale”.

E ancora: “Come per altre iniezioni intramuscolari il vaccino deve essere somministrato con cautela in soggetti che ricevono terapia anticoagulante o che sono affetti da trombocitopenia o da qualsiasi disturbo della coagulazione (come l’emofilia), poiché in questi soggetti possono verificarsi sanguinamento o formazione di lividi a seguito della somministrazione per via intramuscolare”.

Alessandro Della Guglia

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2 comments

Marc 30 Marzo 2021 - 6:16

Cercano di fare perdere le tracce, come il PD.

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sere gattara 31 Marzo 2021 - 10:45

e gli italioti ci cascheranno.. è una vita che votano sempre gli stessi delinquenti solo perchè cambiano nome…

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