Roma, 2 mag – “Quando avremo messo in sicurezza gli over 65 potremo aprire a tutte le classi di età“: lo annuncia il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, parlando all’inaugurazione del nuovo hub vaccinale di Porta di Roma. Il generale poi anticipa che “il prossimo step sarà sulle classi produttive. I vaccini arriveranno, maggio sarà un mese di transizione. Dopo pensiamo all’estate”.
Piano vaccini, Figliuolo: “Concentriamoci sugli over 65”
“Sugli over 80 anni ci siamo, sugli over 60 la media è bassa. Capisco la voglia di aprire a quelli sotto. Concentriamoci sugli over 60, soprattutto sui 65. Il piano va seguito in maniera ordinata. Come prima cosa dobbiamo mettere in sicurezza le persone che possono avere conseguenze gravi”, spiega Figliuolo. Sulla somministrazione del vaccino anti-Covid agli over 80 “ci siamo”, con copertura già dell’85%. Sugli over 70 “siamo lì”, precisa (qui i dati aggiornati). Ma sugli over 60 e anche sugli over 65 è opportuno insistere, “dobbiamo completare su queste classi, concentriamoci sugli over 60 e over 65, poi apriremo in maniera multipla e parallela su tutte le altre classi“.
“Piano prosegua in maniera ordinata, abbiamo il potenziale, l’organizzazione va affinità un po’”
Il generale Figliuolo interviene all’inaugurazione del nuovo hub vaccinale insieme con il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. Per il commissario il piano vaccinale deve proseguire in maniera ordinata, “abbiamo il potenziale, l’organizzazione la dobbiamo affinare un po’“, ammette. Bisogna aumentare i punti vaccinali, anche attraverso i punti aziendali, “così da vaccinare in fretta”, spiega Figliuolo, sottolineando l’esigenza di mettere in sicurezza secondo il criterio già definito.
“Dopo tocca a coloro che devono far ripartire l’Italia”
Dopo di che tocca a coloro “che devono far ripartire l’Italia”, ossia il mondo dell’impresa, specie nel settore della ricettività, dice il commissario. “Per fare ciò non dobbiamo dimenticare il ruolo della capillarizzazione”, spiega, riferendosi al ruolo dei medici di base nella somministrazione del vaccino. Il commissario inoltre sottolinea che con le forniture di maggio si arriverà a un totale disponibile pari a quasi 25 milioni di dosi. La campagna in effetti dopo un avvio davvero lento sta iniziando a ingranare, consegne permettendo.
Infine il commissario ribadisce che “dobbiamo arrivare a inoculare sempre il 90% di dosi, questo è lo sviluppo del piano”. “Ci stiamo pensando alle vaccinazioni nelle scuole, come si faceva una volta negli anni Settanta“, dice in merito ai prossimi obiettivi della campagna vaccinale.
Adolfo Spezzaferro