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Via “da uomo” e “da donna” dalle etichette dei profumi: l’ultima fesseria correct

by Alessandro Della Guglia
7 comments
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Roma, 18 set – Il monopensiero correct colpisce pure i profumi. Per l’esattezza le etichette con le diciture che identificano le fragranze ‘per uomo’ o ‘per donna’. Bandite d’un tratto, stracciate perché non più in linea con la fluidità gender, la sola contemplabile, la sola ammissibile in particolare nel mondo dello spettacolo e della moda. Via dunque l’esaltazione dell’uomo che non deve chiedere mai, vade retro fascino e grazia femminili, i profumi devono essere unicamente genderless. Dunque niente etichetta che ne consigli l’utilizzo all’uomo anziché alla donna.

Così bandiscono le diciture “uomo” e “donna” dai profumi

E’ quanto emerso dall’appuntamento mondiale Fragranze, fiera della profumeria artistica che si sta svolgendo in questi giorni a Firenze e a cui partecipano 140 marchi internazionali. Tra questi c’è ad esempio il brand 19-69, del fotografo e designer Johan Bergelin, che spiega così la sua scelta di togliere il genere dalle etichette dei profumi prodotti. “L’anno del 1969 rappresenta un’era di libertà, tolleranza e controcultura”. E cosa c’entra con il genderless? Nulla, ma fa cool citarlo. Stessa decisione di Atelier Oblique che opta per fragranze prive di genere. Mentre Heeley Parfums introduce profumi, realizzati dal profumiere e designer inglese James Heeley, pensati sia per lui che per lei.

Unisex o senza sex?

Un altro brand che ha deciso di buttarsi sul genderless è Zadig&Voltaire. La direttrice artistica del marchio, Cecilia Bönström, spiega la scelta in un’intervista rilasciata ad Amica: “Non è nostra intenzione cancellare femminilità e mascolinità. Vogliamo, piuttosto, rappresentare l’attrazione tra un uomo e una donna, trovare un punto d’incontro”. Come dire tutto e niente, senza fornire delucidazioni comprensibili sulla svolta genderless.
C’è pure chi dice di ispirarsi a romanzi del secolo scorso per giustificare la scelta unisex, ma sarebbe meglio dire “senza sex”.

Si veda Timothy Han Edition: “Traiamo ispirazione dalla letteratura e dalla creatività dei pensatori liberi”, fa sapere la maison. Quali esattamente? Sulla strada di Jack Kerouac, celebre capolavoro degli anni Cinquanta. Cosa c’entra con il genderless? Nulla, ma citarlo fa sempre pseudo-ribellismo cool. Adesso però, visto che smalti e rossetti sono ampiamente “sdoganati” pure per gli uomini, resta l’ultimo nemico sessista da abbattere: il dopobarba. Ecco, lì si pone un problema non di poco conto, a meno che non si opti per metterlo proprio al bando.

Alessandro Della Guglia

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7 comments

fabio crociato 18 Settembre 2021 - 6:32

Qui la battutaccia viene irrefrenabile. Sbagli profumo e tra il lusco e il brusco te lo trovi in quel posto, diavolo di feromoni ! E vai poi a lamentarti…

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Prof. Massimo Sconvolto 18 Settembre 2021 - 7:46

Vorrà dire che per non sbagliare eviterò di comprare qualsiasi tipo di profumo.
Non so se la loro politica pagherà 😀

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mario1232016 18 Settembre 2021 - 10:24

Io la soluzione la avrei ma a qualcuno non piacerà… boicottare i prodotti che fanno queste scelte. Scommettiamo se tutti facessero come me, quando vedrebbero che non vendono quasi a nessuno(tranne appassionati del genere genderless, che non sono certamente la maggioranza), cambierebbero idea?
Il mercato guida tutto.. le pecore si adattano.. chi ragiona con la sua testa sceglie. Si può comprare via internet ormai.. compro da un paese “tradizionalista” e me li faccio mandare a casa i prodotti. Non ci vuole molto.. Se qualcuno dice: danneggi il negozio vicino casa? rispondo che se la è cercata, volendomi imporre una scelta che non ho fatto.

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Sergio Pacillo 19 Settembre 2021 - 9:28

Propongo un disegno di legge per abolire la distinzione anche sugli slip.

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Sergio Pacillo 19 Settembre 2021 - 9:32

Devo stare attento a che qualcuno non mi prenda sul serio.

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nuccioviglietti 19 Settembre 2021 - 10:11

Provvedimento che segna inconfutabilmente gorgo demenziale in stiamo precipitando…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

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Cesare 20 Settembre 2021 - 4:01

La distruzione della identità sessuale nelle masse è uno degli obiettivi dei poteri occulti della finanza transnazionale e dei loro servi.Vogliono individui senza una chiara identità sessuale, familiare, nazionale e religiosa al fine di poter controllarli e dominarli sin dalla nascità.E l’attacco alla identità sessuale è per la dittatura finanziaria il punto chiave poichè è l’identità piu’ forte che abbiamo.Noi infatti all’ età di un anno non sappiamo la nostra nazionalità,il nostro cognome o la nostra religione ma sappiamo bene se siamo maschietti o femminucce.
Un secondo obiettivo è l’attacco alla figura maschile nelle società, poichè si vogliono femminilizzare e rendere indifese le masse di fronte alle imposizioni dall’ alto (vedi la spinta con sanzioni del banchiere Draghi a fare da cavie gratuitamente a terapie geniche poco efficaci per un virus a cui il nostro sistema immunitario reagisce bene e che hanno prodotto già in europa 23 mila morti e 1 milione di effetti collaterali gravi,ovviamente nascosti dai loro media)

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