Roma, 20 nov – L’account ufficiale di Donald Trump torna ad essere visibile su Twitter. A deciderlo è Elon Musk, nuovo proprietario della piattaforma. L’ex presidente degli Stati Uniti ha però fatto sapere che rimarrà su Truth.
“Vox populi, vox dei”, la decisione di Musk
Com’è nel suo stile, Elon Musk ha affidato alla stessa comunity la scelta se riammettere su Twitter l’ex presidente Donald Trump. E lo ha fatto tramite un sondaggio sul proprio profilo personale. Le votazioni sono durate 24 ore e hanno visto la partecipazione di più di 15 milioni di utenti. I voti favorevoli per la riammissione di Trump sono stati il 52%, mentre quelli contrari si sono fermati al 48%. Musk ha commentato l’esito con tono solenne: “Il popolo ha parlato. Trump sarà riammesso. Vox populi, vox dei”. Insomma, il destino dell’ex presidente è stato sancito – almeno sui social – dalla volontà popolare. Già lo scorso maggio, prima di acquistare Twitter, Musk aveva espresso la sua intenzione di ripristinare l’account di Trump, incentrando il nuovo corso della piattaforma sulla libertà di parola.
The Donald era stato bannato da Twitter dopo i fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Ma l’account di Trump era già finito al centro delle polemiche fra accuse di fake news e di hate spedch, tanto che la piattaforma aveva risposto inserendo banner appositi per bollare alcune sue affermazioni come false o dubbie. All’epoca Musk aveva preso le difese del tycoon, affermando come la decisione di cacciarlo da Twitter fosse “moralmente sbagliata e assolutamente stupida”.
Trump vuole rimanere su Truth
La risposta del diretto interessato è stata però tiepida. Infatti, l’ex presidente aveva già annunciato quando era in corso il sondaggio che non sarebbe tornato ad usare Twitter, preferendogli Truth: “Votate con positività ma non preoccupatevi, non andrò da nessuna parte”. Trump ha definito Truth “speciale”, affermando che “funziona meglio” mentre Twitter “ha molti problemi” tra cui “molti bot e molti account falsi”. Truth è un social network di proprietà dello stesso Trump che il tycoon ha lanciato in risposta alla censura operata Twitter.
Michele Iozzino