Firenze, 5 giu – La Regione Toscana finanzierà, con 100.000 euro, attività di volontariato e di pubblica utilità svolte da immigrati ospitati nelle strutture di accoglienza.
Il provvedimento del presidente Enrico Rossi, Partito Democratico, è stato approvato su richiesta proprio degli immigrati che lamentavano un’eccessiva inattività nei centri di accoglienza: si stufavano e hanno chiesto che la Regione trovasse loro un’occupazione.
Il presidente Rossi gongola per l’approvazione del provvedimento: “Abbiamo restituito dignità agli stranieri”, i giovani che fino ad oggi stavano in panciolle con lo smartphone in mano a bordo piscina potranno ripulire parchi pubblici e ritinteggiare le panchine sparse sul territorio della regione.
Non saranno retribuiti i giovani immigrati e il loro impiego sarà coordinato da associazioni “private attive nel sociale”. In sostanza il presidente Rossi ha messo a disposizione delle associazioni assistenziali, cooperative sociali e simili già ampiamente coinvolte nel business dell’accoglienza degli immigrati, ulteriori 100.000 euro di fondi pubblici.
Per ogni immigrato occupato i comuni sul cui territorio viene prestata l’attività di volontariato riceveranno 100 euro, con cui finanzierà l’impiego e, quindi, le associazioni che organizzeranno le varie attività.
Solo pochi giorni fa a Pisa e Livorno decine di immigrati avevano rifiutato le sistemazioni loro offerte dalla prefetture. Le strutture erano troppo scomode e isolate, le stanze da letto troppo piccole e numerosi immigrati non intendevano dividere il loro tetto con donne sposate. Le prefetture per “evitare tensioni”, hanno trovato delle soluzioni alternative agli esigenti profughi, che in fuga, dicono, da miseria e atrocità di ogni tipo rifiutano stanze troppo piccole e centri troppo affollati.
Non mancano, infine, nella regione Toscana, campione di accoglienza e solidarietà a sentire il Pd, tensioni etniche tra i diversi gruppi di immigrati: a Pistoia un ragazzo della Guinea è stato accoltellato da un ragazzo del Gambia.
Rossi ritiene che il lavoro volontario potrà distrarre gli immigrati ed evitare che si azzuffino tra loro, come se tensioni razziali, arroganza e arretratezza culturale possano essere sopite da un paio di ore al giorno di ripulitura dei parchi pubblici della regione.
Dal momento, poi, che gli immigrati non verranno retribuiti per le ore di lavoro che presteranno per i Comuni e per le associazioni di volontariato non si può escludere che l’adesione alle attività promosse sia molto bassa. I professionisti dell’accoglienza, però, sapranno certamente come sfruttare ogni singolo centesimo di quei 100 mila euro che il Pd ha destinato ai clandestini togliendoli ai disoccupati toscani.
Federico Depetris