Torino, 11 nov – Non indossa la mascherina subito dopo essersi alzato il casco per rispondere il telefono e due vigili gli fanno la multa. Il protagonista di questo assai poco piacevole episodio è il 33enne Andrea Dogliani, torinese. Ed è proprio nella città sabauda che il giovane è stato sanzionato dagli zelanti tutori dell’ordine-sceriffi, per aver «violato l’obbligo di indossare un dpi in un luogo aperto». Quattrocento euro di multa.
La telefonata
Intervistato dal Corriere, racconta così la sua versione dell’accaduto: «Erano le 18 – spiega – A un certo punto ho sentito squillare il cellulare e così mi sono fermato proprio di fronte alla Gran Madre. Nel frattempo la telefonata si era interrotta e sono sceso dallo scooter per controllare il messaggio sul display e richiamare». La polizia municipale era lì vicino, «dopo un attimo si sono presentati e mi hanno chiesto i documenti. Solo quelli personali, però, il libretto dello scooter o l’autocertificazione, non li hanno neppure voluti vedere».
Dogliani non poteva avere materialmente addosso la mascherina perché «ero appena sceso dalla moto. Peraltro avevo ancora il casco indossato, semplicemente l’avevo sollevato perché, essendo integrale, non riesco a infilare il telefono. Ovviamente per prepararmi a parlare mi sono abbassato anche lo scaldacollo, ma la piazza era praticamente deserta». Nessun assembramento in vista, quindi. «I locali erano già chiusi e vicino a me non c’era nessuno. Io avevo i piedi a terra ed ero appoggiato lateralmente al ciclomotore».
Un inutile accanimento
Quando i vigili gli comunicano la sanzione, Andrea pensa «a uno scherzo. Li ho invitati a controllare la marmitta ancora calda per dimostrare che mi ero davvero fermato solo pochi istanti prima, ma non c’è stato verso. Mi hanno detto che prima di scendere dal mezzo avrei dovuto indossare correttamente il Dpi sul volto e che non avendolo fatto ero sanzionabile». A nulla serve mostrare al più anziano dei due «le cinque mascherine che porto sempre con me nel bauletto e le altre che tengo nel cruscotto», racconta. «Non capisco davvero questo accanimento, soprattutto in un periodo come questo. Che per me, in particolare, è davvero molto difficile».
Il giovane fa sapere di non avere alcuna intenzione di pagare: «è anche una questione di principio. Io non ho commesso nessuna infrazione e sarebbe bastato un po’ di buon senso per evitare tutto questo. Farò ricorso, un ragazzo ha visto tutta la scena da lontano ed è disposto a testimoniare».
Cristina Gauri
3 comments
I vigili di Torino si distinguono per essere molto rigorosi con gli italiani.. Ma in Torino circolano migliaia di extracomunitari senza alcuna protezione.. Ma dato che i Vigili stessi non hanno le caratteristiche fisiche e caratteriali dei leoni, avendo paura delle botte, so accaniscono sui bianchi torinesi… Onore a Benito Mussolini..
Balle ! Multano anche loro ! Come al solito i razzisti non mancano ! Il mondo è paese ! Andrebbero multati di 1000€ tutti quelli del cdx !
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