Roma, 29 mar – Ha giocato in Italia con Inter, Vicenza e Paganese per poi tornare allo Schaerbeek, squadra del quartiere di Bruxelles dove vivevano i fratelli El Bakraoui, i due kamikaze di Bruxelles. Ibrahim Maaroufi non ha certo lasciato il segno come calciatore in Italia, ma rischia di diventare famoso per altri motivi: Kalid El Bakraoui avrebbe utilizzato la sua identità per affittare un appartamento a Rue de Fort a Charleroi (nei pressi di Bruxelles).
Nell’appartamento preso sotto il nome dell’ex calciatore dell’Inter, non sarebbero stati ritrovati né armi né esplosivi, ma le impronte digitali di Abaaoud, mente degli attentati di Parigi, e di Bilal Hadfi, il terrorista che si è fatto esplodere all’esterno dello Stade de France mentre si disputava Francia Germania. Khalid El Bakraoui è inoltre transitato in Italia a fine luglio del 2015, nel viaggio intrapreso per raggiungere Atene.
Maaroufi, con doppia cittadinanza belga e marocchina, dal dicembre del 2015 è in forza al Fc Schaerbeek, ma ha iniziato la sua carriera in modo promettente nelle giovanili di Anderlecht e Psv Eindhoven, approdando poi in Italia all’Inter, dove però ha collezionato solo 6 presenze totalia tra Coppa Italia e Serie A in due stagioni. In Italia ha proseguito la sua esperienza nel Vicenza e nella Paganese, squadra della provincia di Salerno. Bellizzi, dove è stato arrestato un algerino accusato di aver procurato i documenti falsi agli attentatori di Bruxelles, è una cittadina che si trova anch’essa nella provincia di Salerno. Un collegamento da prendere in considerazione nelle indagini che le autorità italiane stanno conducendo.
Davide Romano
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Non kamikaze, attentatori suicidi contro civili. I kamikaze colpivano obiettivi militari