Istanbul, 12 gen – Attentato kamikaze nel centro di Istanbul, almeno dieci i morti e quindici feriti. Dalle prime ricostruzioni sembra che un uomo, probabilmente di nazionalità araba (inizialmente si era detto siriana) si sia fatto saltare in aria nella centralissima piazza Sultanhamet, centro affollato di turisti vicino l’obelisco di Teodosio. Ben nove delle attuali dieci vittime (bilancio probabilmente destinato a salire) sono di nazionalità tedesca, come ha confermato il primo ministro Davutoglu alla cancelliera Merkel. Nell’attentato sarebbero rimsati coinvolti anche cittadini turchi, un norvegese e un peruviano, mentre a quanto si apprende dall’unità di crisi della Farnesina al momento non si hanno notizie di italiani coinvolti.
Solo un anno fa piazza Sultanhamet fu teatro di un altro attentato, con un’attentatrice suicida che si fece esplodere nella stazione di polizia uccidendo un poliziotto e ferendone un altro. Allora c’erano dei dubbi sulla matrice dell’attentato, mentre questa volta almeno a quanto riportato dal governo turco l’uomo, un arabo di 28 anni, sarebbe collegato all’Isis. Stato di massima allerta dunque in Turchia, con il premier Davutoglu che ha subito convocato una riunione del gabinetto di emergenza dopo l’esplosione.
Il premier italiano Matteo Renzi è intervenuto dicendo: “prima di giudicare cerchiamo di capirne di più, certo c’è da combattere una battaglia durissima contro il terrorismo e poi bisogna affrontare nelle nostre terre una questione di valori e identità. In Turchia l’attentato è una ferita fortissima a Istanbul ma molti degli attentati nascono e crescono nel cuore dell’Europa”. Anche la Merkel, risultando per ora la Germania la nazione più colpita dall’attacco, è intervenuta: “il terrorismo internazionale ha mostrato il suo brutto volto, dobbiamo agire in modo deciso”.