Norcia, 11 gen – E’ polemica attorno alla ricostruzione – o sedicente tale – avviata dal governo subito dopo le scosse di terremoto che tra fine agosto e fine ottobre hanno colpito il centro Italia. Nonostante le promesse di procedere con rapidità, infatti, molte delle casette in legno individuate dai responsabili come soluzione temporanea per l’alloggio degli sfollati non sono ancora pronte. E a Norcia hanno così deciso, nonostante l’ondata di freddo e gelo che sta martellando in questi giorni, di procedere all’assegnazione tramite una riffa. Un sorteggio, in sostanza, affidando al caso il destino di centinaia di cittadini rimasti senza un tetto sopra la testa.
La scelta, che sta facendo discutere, arriva dal comune di Norcia, che ha ricevuto solo 20 moduli Sae (le casette in legno) rispetto agli 89 richiesti, dovendo dunque procedere in ordine sparso per la loro assegnazione. Di qui la necessità di adattarsi: “Fatta eccezione per i portatori di handicap, ai quali abbiamo dato la priorità, tutti coloro che saranno estratti hanno gli stessi diritti e le stesse condizioni. In base a quale criterio avremmo dovuto preferire una famiglia a un’altra?”, spiega Giuseppina Perla, assessore ai servizi sociali della città umbra. Analogo discorso anche per Amatrice, dove ricorreranno parimenti al sorteggio per destinare i 25 moduli che, attesi prima di Natale, sono arrivati solo ora.
Si sarebbe potuto trovare una soluzione meno aleatoria? Probabilmente sì, ma l’osservazione dell’assessore Perla a commento della scelta quasi obbligata per metodi non ortodossi (il sorteggio-riffa, appunto) non è peregrina ma denuncia le gravi carenze a monte, a partire dalle responsabilità del commissario alla ricostruzione Vasco Errani che proprio per la realizzazione delle cassette si era rivolto ad una cooperativa, guarda caso emiliana, finita pure all’interno dell’inchiesta su Mafia Capitale. Ed ecco i risultati.
Nicola Mattei
3 comments
Bhe’ sono solo Italiani , quindi possono assiderare .per i capi
Purtroppo non si tratta di Mascali ricostruita interamente nel 1935 dopo la distruzione totale del 1928 . Quel governo esempio non esiste piu’ , e’ stato consegnato alla storia dall Amgot
In questo caso visto che le casette sono 20 rispetto alle 89 necessarie,il sorteggio mi sembra giusto poi se si vuole capire le dinamiche dei ritardi nella produzione be allora è un’altra cosa,intanto Errani non è la persona giusta per queste cose.
La scelta aleatoria indovina al 50%, molto più di una scelta ragionata, dunque perché mai scandalizzarci?