Ravenna, 15 mag – Doveva essere una festa in spiaggia, fra le prime dell’estate quasi dietro l’angolo. Si è trasformata in un incubo per una giovane romagnola, stuprata sul litorale da un minorenne romeno.
I fatti risalgono a venerdì scorso quando la ragazza, appena maggiorenne, si reca a Marina di Ravenna insieme ad alcune amiche per prendere parte ad una festa presso uno stabilimento balneare. Lì incontrano il 17enne romeno, in Italia da pochi mesi, senza lavoro e ospite di parenti che vivono in zona, presente anche lui con altri amici. I due gruppi forse si conoscono di vista, tanto che decidono di fare una passeggiata sulla battigia. Ad un certo punto, però, un’amica della giovane si allontana, accompagnata da un altro, per fare una chiamata. E’ a questo punto che scatta la violenza: dopo aver rigettato le avance del romeno, protetto dall’oscurità e dall’isolamento questi la aggredisce e la costringe ad un rapporto sessuale.
Quando l’amica ritorna – spiegano i Carabinieri della Compagnia di Faenza – la trova in lacrime, intenta a rivestirsi, mentre l’assalitore la sta filmando per schernirla. I militari impiegano meno di un giorno per risalire al romeno, che viene posto in stato di fermo. Di fronte al Gip ha tentato di giustificarsi dicendo di non aver capito il rifiuto della ragazza per la sua poca confidenza con la lingua italiana, mentre il video sarebbe frutto di un errore: nel tentativo di accendere la torcia del telefono per far luce, avrebbe sbagliato tasto facendo partire la registrazione. Motivazioni che non hanno convinto il giudice, il quale ha convalidato l’arresto. Il pubblico ministero incaricato dell’inchiesta ha aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo: resta infatti da chiarire il ruolo dell’amico del romeno, per capire se abbia ostacolato o meno l’intervento dell’altra ragazza in soccorso dell’amica.
1 commento
Ma le donne e le ragazze italiane, cosa aspettano ancora per capire che non devono assolutamente fidarsi di queste bestie?