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Stagione sciistica a rischio in tutta Europa: la rabbia delle regioni e degli esercenti

by La Redazione
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Ormai con la stagione invernale alle porte e le prime nevicate che hanno imbiancato le vette, arriva il momento di interrogarsi su come organizzare la stagione sciistica. Le regioni del nord ed esponenti del settore sono sicuri che si può fare in sicurezza mentre il governo è già al lavoro per introdurre misure che blocchino le vacanze sulla neve, addirittura a livello europeo, dato che non si può assistere a un’ulteriore impennata della curva dei contagi.

Che cosa si rischia

Chi si appone fortemente ai provvedimenti che il governo ha intenzione di prevedere dice che lo scii è uno sport individuale che si fa all’aperto a distanza dagli altri. Inoltre, non è un problema indossare protezioni come mascherine dato che gli amanti degli sport invernali sono già abituati a coprirsi per bene per proteggersi dal freddo. Gli impianti sciistici sono pronti a funzionare in modalità ridotta, si parla del due terzia della capienza o addirittura del 50% per scongiurare il peggio.

Bisogna però ammettere che è vero solo in parte; ci sono un sacco di momenti in cui il virus può circolare tra le persone arrivate in montagna per le vacanze sulla neve. Infatti, il problema starebbe anche nell’organizzare gli impianti di risalita dove la gente spesso si affolla in fila aspettando il proprio turno. Sarebbe difficile vigilare sul rispetto delle distanze e anche igienizzare le seggiovie per arrivare in cima. Non è finita qui perché la stagione sciistica non è fatta solo ed esclusivamente di scii ma anche di una serie di strutture e attività di corredo. Basti pensare alle baite, ai ristoranti e ai bar dove gli sciatori si rifugiano dopo qualche ora di scii in cerca di un caldo ristoro e riposo. I locali che accolgono gli sciatori promettono che si attrezzeranno ma il governo ribatte che non si può correre questo rischio. I luoghi di incontro, locali, piazze virtuali e i casino online sicuri che troverai su Casinosulweb.it permettono di divertirsi ugualmente.

Le perdite per il settore

È evidente che lo stop a un settore come quello dello scii comporta perdite economiche enormi. Tutta la filiera rischia di andare in perdita, proprio quest’anno che il meteo sembra davvero più clemente degli anni precedenti con temperature basse e, allo stesso tempo, giornate soleggiate. Chi sperava di riprendersi dall’anno nero, nerissimo, che è stato il 2020 deve fare i conti con la dura realtà: i contagi non possono salire ancora. Tanti sono i settori che rischiano perdite ingenti come la ristorazione, l’intrattenimento, il wellness.

Gli accordi a livello europeo

Il governo è all’opera con i partner europei per far sì che tutti gli impianti di risalita rispettino le stesse regole. È assolutamente vitale che le restrizioni valgano per tutti per diverse ragioni. Anzitutto, se in uno stato europeo si potesse sciare, verrebbe preso d’assalto dagli appassionati degli sport invernali con un pericolo enorme di contagio. Inoltre, non sarebbe equo per tutti quegli esercenti costretti a stare con le braccia conserte e i battenti chiusi assistere ai vicini che riempiono la cassa.

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