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I Sikh stanno con i Marò. Gli indiani guerrieri non scimmiottano i fricchettoni

by Eugenio Palazzini
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INDIA-RELIGIONMilano, 4 apr – Piazza Duca d’Aosta sabato era un tripudio di turbanti arancioni, donne in eleganti abiti variopinti, carri di fiori e striscioni con scritto a chiare lettere: “Siamo con voi. Marò liberi subito”. Anche a Milano è Nagar Kirtan, una processione sacra degli indiani Sikh, dove secondo la tradizione anche il terreno in cui viene svolta è considerato sacro, per questo i partecipanti lo percorrono a piedi scalzi dopo averlo ripulito. I volontari appartenenti alla Khalsa, la comunità sikh, garantiscono ordine e compostezza. Giovani e meno giovani che impugnano le Khanda, spade dalle lame affilate su entrambi i lati e armi principali dell’arte marziale Gatka. Già due anni fa i Sikh erano scesi in piazza a Milano per chiedere a gran voce il rilascio dei nostri soldati e come ogni stirpe guerriera che si rispetti non hanno certo intenzione di arrendersi. Sono quindi tornati, a centinaia, a manifestare per la liberazione immediata dei Marò.

sikh 2In Italia il sikhismo, diffuso principalmente nello stato indiano del Punjab, è praticato da circa 70 mila fedeli, che credono nella luce della saggezza destinata a sconfiggere il buio dell’ignoranza. Appartengono ad una confessione religiosa che per secoli ha subito persecuzioni e discriminazioni senza mai piegare la testa, anche grazie ai loro leggendari combattenti che hanno fatto propri lo yoga marziale e la Shastar Vidiya, la complessa ‘scienza delle armi’ dell’antica cultura guerriera. Custodi di una tradizione risalente al XVI secolo d.C e fedele all’opera di Godibh Singh, che incoraggiò i discepoli alla formazione di un esercito di “soldati consacrati”, sono mistici guerrieri ma anche straordinari studiosi che costituiscono buona parte degli ingegneri, dei tecnici, dei piloti e in generale dei principali lavoratori qualificati di tutto il subcontinente indiano. La comunità italiana sikh è la più grande in Europa dopo quella del Regno Unito, in Italia ci sono 33 edifici sacri dove viene praticato il loro culto secolare e sempre sikh è Avtar Singh Rana, già vicesindaco di Orbassano, nel torinese.

E’ il Nagar Kirtan, e i Sikh per le strade di Milano lanciano sguardi fieri da sotto i turbanti, le Khalsa affilate scintillano come nelle guerre combattute contro gli inglesi nel XIX secolo. “Marò liberi subito”, gridano. E’ la voce della casta guerriera, universale che se la ride dei fricchettoni di casa nostra. Quindi contrordine sull’immigrazione, dateci mille Sikh e spedite in India altrettanti terzomondisti radical chic fuori tempo massimo.

Eugenio Palazzini

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