Foligno, 2 mar – Trentuno ordinanze di custodia cautelare eseguite nella notte. Maxi operazione ‘Open doors’ congiunta del commissariato di Foligno e del nucleo investigativo dell’Ispettorato del lavoro dei carabinieri che hanno sgominato, su tutto il territorio umbro, un’organizzazione criminale che favoriva la presenza e il lavoro di immigrati attraverso il rilascio di documenti falsi. A coordinare le indagini protrattesi per oltre un anno la procura della Repubblica di Spoleto, con il procuratore Alessandro Cannevale e il sostituto Gennaro Iannarone.
Le 31 misure adottate sono da considerare nel complesso, tra custodie cautelari in carcere, arresti domiciliari e obblighi di dimora. Durante le operazioni all’alba sono stati impegnati cira 100 uomini e 40 automezzi. In particolare, nei confronti di cinque persone che fanno parte di una agenzia di affari, è stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno dell’Inps, alla contraffazione di documentazione di lavoro, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La finalità dell’organizzazione era l’ottenimento di permessi di soggiorni, ricongiungimenti familiari, riconoscimento della cittadinanza italiana e concessioni di benefici previdenziali, assistenziali e di disoccupazione.
Da quanto emerso dalle indagini preliminari, l’organizzazione sfruttava le situazioni di disagio di persone a cui venivano sottoscritti fittizi contratti di lavoro in cambio di cifre comprese tra 800 e 1.500 euro, di cui circa 200 euro andavano ai finti datori di lavoro. Secondo gli inquirenti con questo meccanismo sarebbero stati illecitamente ottenuti alcune centinaia di permessi di soggiorno. L’insieme delle operazioni avrebbe procurato all’Inps un danno stimato in circa un milione di euro, oltre a un imprecisato numero di permessi di soggiorno.
C’è un business dell’immigrazione inaccettabile, parliamo di commesse da milioni di euro su cui molti si stanno arricchendo, dove i diritti delle persone scompaiono per far spazio a chi ha come principale obiettivo quello di fare profitto.
Saverio Andreani
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sogno un futuro di esecuzioni sulla pubblica piazza