Roma, 27 apr – A poco più di un mese dalle elezioni europee dell’8 e 9 giugno arriva l’entrata a gamba tesa del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta sul futuro delle politiche del Vecchio Continente. Un messaggio, neanche tanto velato, che mostra chiaramente quale sia il percorso prediletto dalla grande finanza per il prossimo corso dell’Ue. “Occorre uno sforzo significativo per consentire un ingresso regolare e controllato di immigrati e la loro integrazione nel mercato del lavoro“, questo l’ammonimento dal sapore di minaccia da parte del governatore Panetta.
La Banca d’Italia a favore della sostituzione etnica
Le parole del numero uno della Banca d’Italia sottolineano come la volontà dei grandi centri di potere internazionale sia quella di continuare nella massiccia opra di vera e propria legalizzazione dei flussi immigratori, strategia che ben sta attuando il governo Meloni con il famigerato Decreto flussi. “L’Europa invecchia e nei prossimi anni si rischia un forte calo dell’offerta di lavoro e quindi della crescita potenziale dell’economia europea”, per questo serve una “politica di immigrazione comune”. Oltre agli elogi della sostituzione, Panetta chiede a gran voce più Europa, non quella basata su una volontà di potenza politica condivisa ma un’Europa maggiormente burocratizzata che si integri in modo ancora più stringente dal punto di vista fiscale e finanziario. Nuovi cappi al collo per i popoli europei.
“Nuovi” europei per la “vecchia” Europa
Che il rafforzamento dell’Europa come soggetto politico sia oggi un obbligo necessario per la stessa sopravvivenza del continente è acclarato. Non si capisce come questo processo possa avvenire attraverso l’estinzione della popolazione autoctona e la sua deliberata sostituzione con “nuovi europei” da sfruttare nel mondo del lavoro. Contrastare chi vuole affrontare il dramma della crisi demografica e dell’invecchiamento della popolazione attraverso l’immissione di masse di stranieri è il dovere principale di coloro i quali aspirano alla costruzione di un’Europa potenza.
Andrea Grieco