Lucca, 25 set – Un senzatetto picchiato e portato privo di coscienza all’ospedale. Un giornale che parla di “aggressione di gruppo”. Qualcuno fa rilevare che la zona del fatto è quella al centro di un’ordinanza comunale contro i bivacchi. Se tutto questo succede a Lucca, il pericolo fascista è servito.
A Lucca, dove il Pd rosica ancora
Perché qui il Pd ha perso la città dopo dieci anni di governo. L’ha persa, fra l’altro, con Letta e Calenda stretti per mano alla chiusura della campagna elettorale. L’ha persa dopo l’ennesima campagna diffamatoria contro l’avversario politico. E da quando si è insediata la nuova giunta è scattata la solita macchina del fango da parte di politica e media di sinistra, che hanno tirato fuori il ‘fascistometro’ di murgiana memoria.
Così un’ordinanza, nata per contrastare i bivacchi alcolici da parte di gruppi molesti di senza dimora, è stata tacciata dagli ex padroncini della città come provvedimento repressivo e oscurantista. Al momento che uno di questi ‘bivaccatori’ è finito in ospedale per una presunta aggressione di gruppo, la matrice non poteva essere quindi che fascista.
La verità e il silenzio della sinistra
Intanto però le indagini sono andate avanti, nonostante la sentenza mediatica fosse stata già scritta. E l’esito è una bella cartolina dalla realtà: l’aggredito non è un povero clochard picchiato da estremisti, ma un personaggio noto alle forze dell’ordine, che imperversa nel centro storico.
L’aggressore poi non è “un gruppo”, ma una persona singola, un transessuale impiegato nei bagni pubblici della zona. Una vittima abituale del balordo, che all’ennesima angheria ha reagito. In attesa che la vituperata ordinanza antibivacchi serva a prevenire queste aggressioni.
Il pericolo fascismo è stata quindi un’aggressione di un trans che ha mandato la sinistra in cortocircuito. Ovviamente il commento del Pd sulla verità dei fatti non è pervenuto.
Ettore Maltempo