Roma, 17 mar – Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro della brigata Wagner. O almeno così sembrerebbe a sentire i giornalisti nostrani. Dopo essere stati accusati dal ministro della Difesa Guido Crosetto di essere dietro l’aumento degli sbarchi in Italia, ora una ricostruzione della Digos riportata da Il Messaggero incolpa i mercenari russi di aver compiuto l’agguato allo storico gruppo del tifo organizzato romanista dei Fedayn, con tanto di furto della pezza.
L’assalto contro i Fedayn e lo striscione rubato
Lo scontro era avvenuto lo scorso 4 febbraio in piazza Mancini a Roma, storico ritrovo dei Fedayn, quando una cinquantina di persone incappucciate avevano preso di mira questi ultimi. L’esito: due tifosi giallorossi ricoverati con ferite alla testa e lo storico striscione con la scritta Fedayn perso. L’azione era stata poi rivendicata dagli ultras della Stella Rossa Belgrado, che avevano successivamente esposto a testa in giù la pezza al Marakàna durante la partita casalinga contro il Cukaricki, per poi darlo alle fiamme. Il tutto accompagnato da uno striscione con la scritta in serbo: “Avete scelto la compagnia sbagliata”. Infatti, il gruppo romanista è gemellato con i croati del Bad Blue Boys della Dinamo Zagabria, odiatissimi dai tifosi della Stella Rossa, i quali sono invece gemellati con gli ultras del Napoli. Insomma, una storia di rivalità e gemellaggi incrociati, con qualche strascico di polemiche anche all’interno dello stesso mondo del tifo organizzato per le modalità del gesto e l’assenza di uno scontro diretto tra le due squadre.
Colpa della brigata Wagner
Sulla vicenda sta indagando la Digos che ha ipotizzato che cinque delle persone coinvolte provenissero dal Donbass. Ripercorrendo le tracce a ritroso dei tifosi serbi la polizia italiana ha scoperto come cinque biglietti aerei sarebbero stati acquistati tramite un’agenzia di viaggi del Donbass e apparterrebbero agli stessi che si sono registrati in alberghi a Milano e a Bologna. Gli ultras della Stella Rossa sarebbero arrivati in Italia per assistere ad una partita di basket – il 31 gennaio la Virtus Bologna giocava contra la squadra di pallacanestro della Stella Rossa – e dirigersi solamente successivamente verso Roma. Da questi incastri e da raffinati sillogismi come il fatto che la “Tigre di Arkan” fosse un ultras della Stella Rossa o che al fronte in Ucraina ci siano gli ultras della Dinamo Kiev, ecco la deduzione: quei cinque arrivati dal Donbass non erano nientemeno che mercenari in licenza della brigata Wagner, ovviamente con tanto di epiteto di “squadristi”.
Michele Iozzino
1 commento
[…] Sempre colpa della Wagner. Per la stampa italiana sarebbe dietro l’assalto agli ultras della R… […]