Bologna, 23 gen – Fadia Bassmaji, l’attivista Lgbt indagata per i fatti di Bibbiano a cui la psicoterapeuta Federica Anghinolfi aveva affidato una bambina, è una fan sfegatata delle sardine. Talmente fan da aver scritto un post su Facebook in cui annunciava la sua disponibilità ad ospitare i pesciolini provenienti da altre regioni d’Italia per l’evento in piazza del 19 gennaio. Sulla sua pagina Facebook la donna scriveva: “A casa mia sardine o non sardine c’è sempre la porta aperta! Anche sabato 18 gennaio”.
Ossessione Lgbt
La scoperta è stata resa pubblica attraverso la pagina ufficiale della Lega Nord, che ne ha pubblicato lo screenshot, ma da allora il post è scomparso dalla bacheca della Bassmaji. La donna è indagata per maltrattamenti nei confronti della minore affidatale assieme alla compagna Daniela Bedogni. Il giudice delle indagini preliminari aveva descritto l’atteggiamento delle due nei confronti della piccola come un «comportamento ideologicamente e ossessivamente orientato». Nell’ordinanza si leggeva che lei e la compagna avevano «imposto un orientamento sessuale» alla bimba presa in affidamento, impedendole di tenere i capelli sciolti, ritenuti simbolo di vanità e di «richiamo» per i maschietti della sua scuola.
Le indagini
Dalle perquisizioni avvenute durante le indagini sono emersi particolari agghiaccianti, come “un disegno della bambina” che raffigurava “le donne mano per mano con la frase ‘Vai via perché se ci sei tu non possiamo fare l’amore’”. Da segnalare il ritrovamento di una frase scritta dalla piccola sul disgusto della provato “nel ricevere la buonanotte” da una delle due indagate “nuda”, nonché nell’assistere a un’effusione tra le due. Ma compaiono anche i racconti dei sogni fatti dalla minore “da lei descritti in fogli sequestrati, su spettacoli teatrali pornografici’ con ‘peni finti’ messi in scena dalle affidatarie”. Le due donne sono indagate anche “per aver omesso di riferire al perito dell’intenso rapporto di amicizia tra Bassmaji e Anghinolfi, e della condivisione di iniziative per la difesa dei diritti lgbt anche sugli affidi a omosessuali“.
Certo è che ora non pare più tanto strano il garantismo invocato dalle sardine nei confronti degli indagati di Bibbiano. E nemmeno ci si deve più stupire delle minimizzazioni operate più volte da Santori, che dava dei “populisti che ragionano di pancia” a chi invocava chiarezza. “Gli slogan su Bibbiano non funzionano perché la gente ha un cervello!“, tuonava. Adesso capiamo il perché.
Cristina Gauri
2 comments
…disgustosi, come comportamento ed esppressione..il tutto messo in evidenza da un modo di apparire, vestire sdrucito…. sporco…fanno schifo e a chi non fanno schifo e segno, evidente, che sono della stessa, fedita, razza….o sono dei beoti….
Bambino allunga le tue luride manine e prendi finalmente questa cazzo di pallina e togliti quella merda di cerchietto dalla testa che ti blocca le sinapsi.