Home » Ora le sardine cercano fondi per finanziare una nave “porta clandestini”

Ora le sardine cercano fondi per finanziare una nave “porta clandestini”

by Alessandro Della Guglia
1 commento
sardine, clandestini

Roma, 28 set – Le sardine si sono arenate dopo la campagna elettorale in Emilia-Romagna. Ma dopo lunghi mesi di sostanziale letargo, interrotto giusto da qualche uscita inutile sui social, sono state ripescate all’uopo per qualche comparsata televisiva in vista delle regionali in Toscana. I pesci ossei però non tirano più, se la cantano e se la suonano senza arte né parte. Così – orfani della fugace visibilità ottenuta – pensando forse di catturare un minimo di attenzione, hanno deciso di sostenere il progetto di ResQ-People Saving People. Di cosa cappero si tratta? Presto detto, di raccogliere fondi per mettere in mare un’altra nave per il soccorso dei clandestini.

Un’altra nave per i clandestini

Come si legge sul sito del progetto in questione, del quale è presidente onorario l’ex magistrato Gerardo Colombo, l’obiettivo dichiarato è “assicurare la presenza, nel Mediterraneo Centrale, di una nuova nave per soccorrere i naufraghi, persone che fuggono da guerre, dittature, cambiamenti climatici, ed estrema povertà – e testimoniare quanto accade”. Non c’erano forse abbastanza Ong attive nel Mediterraneo, così ecco spuntare le sardine. Visto mai che si interrompa il flusso di clandestini diretti in Italia con programmi ad hoc per bloccare gli sbarchi. “È un grande piacere poter contare sull’appoggio di un movimento tanto significativo e importante nella società civile italiana come le Sardine – ha dichiarato Luciano Scalettari, presidente di ResQ-People Saving People – È un onore annoverarle tra gli Amici di ResQ (come chiamiamo tutte le realtà che hanno deciso di affiancarsi a noi in questa impresa). Abbiamo la comune convinzione che nessun essere umano possa essere lasciato affogare in mare”.

Le “avventure” delle sardine

Un movimento talmente importante che nessuno si filerebbe più se non godesse del megafono mediatico progressista. Secondo i pesci ossei “non è più tempo di stare a guardare, l’indignazione non basta. Per questo dopo aver sostenuto la raccolta fondi di Mediterranea, sosterremo una nuova avventura, perché non vogliamo abituarci a chi muore di fronte alle nostre coste“. Già, non hanno proprio pensato che il modo più efficace per scongiurare la morte di persone in mare sarebbe sostenerle nella loro terra, impedendo ai trafficanti di uomini di sfruttarne la disperazione. Per le sardine è invece “un’avventura” cercare fondi per far arrivare immigrati sulle coste italiani, aiutandoli a raggiungere un Eldorado che non esiste.

Alessandro Della Guglia

You may also like

1 commento

roberto 29 Settembre 2020 - 8:29

Questo dimostra quanto possano essere perniciosi i coglioni! Pur privi di facoltà cognitive, possono essere duttili strumenti di qualche stramba causa.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati