Roma, 11 feb – Durante la Giornata del Ricordo, istituita per conservare e celebrare la memoria di migliaia di italiani vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre istriane, giuliane e dalmate, una speaker della nota emittente radiofonica Rtl 102.5, pare la statunitense Jennifer Pressman, se ne è uscita con la domanda: “Ma le Foibe sono una marca di pentole?”. Come risposta ha ricevuto un imbarazzante silenzio ma lei, non contenta, ha rilanciato: “E dai era carina come battuta”. No, non lo era affatto. Sempre che qualcuno riesca a considerarla semplicemente una battuta di cattivo gusto. A noi, che prontamente abbiamo riportato l’uscita della speaker, e al popolo dei social che ha giustamente scatenato il boicottaggio della radio, è parsa un’uscita vergognosa su una radio nazionale. Nella serata di ieri, dopo che sul web si era diffuso l’hashtag #boicottaRTL, sono arrivate le tardive scuse dell’emittente radiofonica via Facebook:
“Rtl 102.5, in riferimento alla infelice battuta di una propria speaker – subito rettificata dal conduttore del programma – andata in onda nel giorno in cui è stata ricordata la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, si scusa verso tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla leggerezza con cui è stato affrontato l’argomento. RTL 102.5 sottolinea comunque che, come gli ascoltatori hanno avuto modo di verificare, nelle varie edizioni del Giornale Orario, durante il corso di tutta la giornata, e nel corso del programma Onorevole Dj sono stati dedicati ampi e sentiti spazi al Giorno del ricordo.”
L’argomento, checché ne dica Rtl, non è stato affrontato con “leggerezza”, ma in modo decisamente squallido. Evidentemente in Italia c’è ancora chi pensa di poter sbeffeggiare con nonchalance i propri martiri.
5 comments
Tutto è permesso quando le vittime sono italiane e non riconducibili nemmeno lontanamente a qualche filosofia cripto-sinistrorsa-egualitaria-antista-ecc…
Le scuse devono farle in diretta, come in diretta hanno offeso tutta la Comunità Giuliano-Dalmata. Non mi importa di facebook, avessero il coraggio di ammettere quando parlano a sproposito su cose che neanche conoscono.
Ma allora non era…carina come battuta.Incivili,ignoranti e trinariciuti.
ma devono proprio andarle a prendere negli States? con tutta la disoccupazione che abbiamo…
come dice un eminente critico d’arte : c a p r e ignoranti !!!!