Roma, 24 mag — Ritrovarsi con la testa incendiata per aver rifiutato di acquistare delle rose. L’insistenza dei venditori abusivi per le vie delle grandi città è divenuta un fenomeno ormai ineluttabile e a cui molto spesso si cerca di non pensare, ma quando petulanza e insistenza si trasformano in violenza brutale, la questione cambia radicalmente.
Un venditore di rose piuttosto insistente
E’ quanto accaduto a una ragazza romana nel quartiere bene dei Parioli, dove stava attendendo un autobus all’apposita fermata. I fatti sono accaduto attorno le ore 21:30: un venditore di origini somale, con alcuni mazzi di rose, le si è avvicinato e ha iniziato in maniera petulante a chiederle di acquistarne. Davanti al rifiuto della ragazza, il somalo ha letteralmente perso la testa: impugnato un accendino ha dato fuoco ai capelli della ragazza, lasciandola in stato di choc. La ragazza è salita sul bus, sempre in grave stato di prostrazione psichica e i passeggeri, insospettiti, sentendo forte odore di bruciato e vedendo l’espressione della ragazza, hanno capito quanto era avvenuto, chiamando le forze dell’ordine.
La ricerca dell’aggressore
Intervenuta sul posto in pochi minuti, una pattuglia dei Carabinieri si è messa alla ricerca dell’aggressore, trovandolo poco distante. I militari lo hanno così identificato, fermato e lo hanno denunciato in stato di libertà per lesioni ed anche per accensioni pericolose perché il somalo, evidentemente piromane, è stato sorpreso lungo Viale Maresciallo Pilsudski mentre tentava di dare alle fiamme alcune sterpaglie.
I Carabinieri hanno quindi ricostruito l’esatta dinamica di quanto avvenuto, sia con l’aiuto della vittima sia con le testimonianze dei passeggeri del mezzo pubblico. Senza dubbio alcuno, si sono evitate conseguenze ben peggiori, sia per la ragazza sia per l’incolumità pubblica visto che i militari sono riusciti ad intervenire prima che il somalo riuscisse nel suo intento di incendiare le sterpaglie, causando un incendio. Peraltro, lo straniero è risultato oltre che senza fissa dimora già gravato da precedenti penali. Resta da chiedersi cosa ci facesse ancora sul territorio italiano visto il «curriculum» vantato.
Cristina Gauri
4 comments
“senza fissa dimora e già gravato da precedenti penali”
è troppo difficile prenderlo e rimpatriarlo in somalia legato come un sacco di patate?
meglio fare multe con l’autovelox,
vero?
pit,cinquanta euro,
pit,cinquanta euro,
pit,cinquanta euro…
vero,solerti forze dell’ordine?
vero,tromboni inamidati che giudicate per diletto?
a fare il vostro maledetto lavoro…non pensate
proprio mai?
[…] Non compra le rose al somalo, lui le incendia i capelli: l’incubo di una ragazza romana […]
Non ci liberemo più di questi parassiti a menoché non facciamo fuori anche tutti i bolscevichi che non hanno mai vinto le elezioni però hanno sempre governato
Ora basterebbe metterlo al rogo per restituire il piacere.