Roma, 11 ott — Picchia e costringe la fidanzata romana a prostituirsi: per questi e altre reati i carabinieri della Stazione di Acilia, nel X Municipio di Roma Capitale, hanno arrestato un cittadino rumeno. L’immigrato, dedito a sottoporre la propria vittima a gravi vessazioni psicologiche, violenze e privazioni della libertà, ha 25 anni e numerosi precedenti penali. o riferisce Il corriere della città.
Rumeno in manette per aver ridotto la fidanzata in schiavitù
A richiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stata la madre della ragazza, dopo che quest’ultima, riuscendo ad eludere la strettissima sorveglianza del proprio aguzzino, era scappata dal luogo dove era tenuta reclusa. Dopo una breve fuga la giovane vittima del 25enne rumeno era riuscita a raggiungere l’abitazione di famiglia a Ostia. Lì aveva raccontato alla madre le orribili violenze a cui il fidanzato la sottoponeva quotidianamente. All’arrivo dei carabinieri la ventenne aveva raccontato nei dettagli le violenze subite. Il rumeno la costringeva — previe minacce e botte — a prostituirsi con diversi uomini, intascandosi tutti i guadagni.
Violenze indicibili
Per mantenere la propria vittima in stato di prostrazione fisica e psicologica, il rumeno le impediva di uscire di casa, la teneva sotto stretta sorveglianza e l’aveva privata dei documenti di identità e degli effetti personali. Inoltre la costringeva a consumare cocaina che lui le procurava. I militari dell’Arma hanno quindi fatto scattare immediatamente gli accertamenti investigativi per trovare riscontri preliminari alla testimonianza della giovane vittima. Poi si sono messi sulle tracce dell’aguzzino, individuato poche ore dopo in un appartamento a Ostia.
L’arresto
Grazie alle operazioni di perquisizione i carabinieri hanno ritrovato i vestiti utilizzati dalla ragazza per prostituirsi e vario materiale. Rinvenute anche piccole quantità di sostanze stupefacenti. Per l’uomo sono scattate le manette con le accuse di riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione, maltrattamenti, lesioni personali e spaccio di sostanze stupefacenti. Il rumeno è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il Tribunale di Roma ha sottoposto l’indagato alla custodia cautelare in carcere.
Cristina Gauri