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Roma, il capetto delle occupazioni abusive rosse detta il Piano Casa a Gualtieri

by Cristina Gauri
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Roma, 23 mar — A Roma funziona così: i capetti delle occupazioni rosse comandano e l’amministrazione Gualtieri risponde sull’attenti, stando bene attenta a soddisfare i desiderata degli antifascisti. E’ quanto emerso dall’ultima puntata di Fuori da Coro, la trasmissione di Rete4 condotta da Mario Giordano.

Nel corso della trasmissione è stata infatti riportata una chat in cui spuntano i nomi dell’assessore alle Politiche abitative Andrea Tobia Zevi, il consigliere comunale Yuri Trombetti e Luca Fagiano, uno dei boss delle occupazioni abusive capitoline. Lo scambio di messaggi vedrebbe quest’ultimo comandare a bacchetta i due esponenti dem esortandoli, non senza una certa arroganza, a modificare parti del nuovo Piano Casa che non soddisfano appieno le aspettative della consorteria rossa. Una conversazione che getta una nuova ombra sullo sposalizio Pd-occupazioni antifasciste: più che un rapporto simbiontico, una semitirannia con il manico del coltello tenuto saldamente nelle mani degli antagonisti capitolini.

L’amministrazione Gualtieri prende ordini dalle occupazioni rosse?

Ma cosa è successo nella chat tra Fagiano e i due membri dell’amministrazione Gualtieri? Nella ricostruzione di Fuori dal coro Zevi pubblica la bozza del nuovo Piano casa. Quel famoso Piano messo a punto da Gualtieri e dallo stesso Zevi, che sarebbe in via di approvazione e punta a «operazioni di rigenerazione urbana» che consentiranno «il passaggio da una situazione di illegalità a una di legalità e sviluppo». Principali beneficiari del progetto saranno le occupazioni di Spin Time e Maam che verranno valutate «in considerazione della loro specificità sotto il piano abitativo, aggregativo e culturale» sul modello di quanto già sviluppato con i fondi del Pnrr per le occupazioni di via del Porto Fluviale. Insomma, come avevamo riportato in precedenza, il Comune ha già apparecchiato una lussuosa soluzione per gli amici dei centri sociali.

“Il piano va modificato”

Soluzione che, a quanto pare, non avrebbe per nulla soddisfatto Fagiano: «Il piano è lontano anni luce da quello che ci aspettavamo», risponde secco nella chat mostrata a Fuori dal Coro. «Così non va proprio». Interviene Trombetti: «Lo modificheremo». Il diktat di Fagiano: «Deve essere modificato», altrimenti «la relazione con la Giunta si incrina». Zevi si mette a disposizione: «Possiamo modificarlo adesso». Il boss delle occupazioni a questo punto appare soddisfatto: «Modifichiamo e portiamo in Giunta». Capito? «Portiamo», come se in Giunta ci lavorasse lui.

Stando alle chat mostrate nel programma di Mario Giordano, dunque, due rappresentanti delle istituzioni eletti dai cittadini starebbero prendendo ordini da un pluripregiudicato come Fagiano, il quale, come riporta Fuori dal coro «in più di vent’anni ha accumulato una valanga di precedenti di polizia per minacce, violenza, occupazione abusiva, invasione di edifici, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, è stato agli arresti domiciliari e anche sotto sorveglianza speciale», e naviga negli ambienti dell’antifascismo romano che richiede il pizzo agli occupanti abusivi, spesso famiglie in attesa dell’alloggio popolare. A questi ambienti, a queste persone, Gualtieri sta donando immobili e milioni di fondi pubblici. Qualche domanda occorrerebbe farsela.

Cristina Gauri

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1 commento

brutta ciao 24 Marzo 2023 - 8:44

Sembra davvero essere uno di quei personaggi che, eufemisticamente, una volta venivano chiamati “double-face”. Meglio non averli come compagni, meglio non averli proprio.

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