Roma, 7 dic — «Bella Ciao ha rotto il ca*zo». Finalmente qualcuno, dalle parti della sinistra, ha il coraggio di ammettere l’evidenza, e cioè che l’inno partigiano, per la sua ridondanza, l’oggettiva bruttezza della canzone e soprattutto per l’arroganza con cui viene imposta in ogni occasione (c’era chi addirittura la voleva sostituire o affiancare all’Inno di Mameli!), ha fracassato le palle a tutti. Dopo il «gran rifiuto» della Pausini ad intonare il motivetto dei rubagalline rossi alla tv spagnola, ecco un altro temerario che osa profanare lo sacro inno: Rocco Tanica, al secolo Sergio Conforti, tastierista, compositore e membro fondante di Elio e Le Storie Tese.
Rocco Tanica asfalta Bella Ciao
La critica alla canzone arriva a mezzo tweet: nel commentare il video di Elly Schlein che suggella il discorso di candidatura alla segreteria del Pd intonando l’implacabile Bella Ciao, Rocco Tanica sbotta esprimendo una sincera quanto assiomatica verità: «Bella e simbolica e tutto quanto… ciò detto, Bella Ciao ha rotto il ca*zo», incassando il consenso dei follower che hanno mostrato di apprezzare, esprimendosi in commenti per lo più divertiti: «Era ora che lo dicesse qualcuno», «severo ma giusto», e via dicendo. Eppure mister Conforti, va precisato, non proviene certo dagli ambienti della Fiamma. Non si può certo definire uomo di destra, ma di sicuro ha i titoli professionali per poter affermare che l’inno dei partigiani è ampiamente sopravvalutato e ha ammorbato tutti.
Inno divisivo e brutto
E se anche così non fosse, non stiamo parlando dell’Ave Maria di Schubert: Bella Ciao è un motivetto pacchiano, da spaghettata antifascista con la pasta scotta e il sugo sciapo, sa di vino rosso scrauso bevuto in bicchieri di plastica e vecchi puzzoni con il fazzoletto rosso al collo. Rievoca un passato di stupri, torture e razzie nel nome della «libertà» insabbiati dalla propaganda del vincitore che si vorrebbe inculcare anche ai bambini delle elementari: e per sostenerlo non abbiamo nemmeno bisogno di scomodare Rocco Tanica.
3 comments
[…] Rocco Tanica e la grande verità su Bella Ciao: “Ha rotto il ca*zo” […]
Per quanto si possano disprezzare i banditen ….. è inverosimile che una canzoncina
da Villaggio Turistico fosse veramente il loro inno .
O volevano far morire dal ridere SS e Brigate Nere ?????
Pensate a cosa cantavano i ragazzi di Salò ….. traspare la consapevolezza di andare a MORIRE per l’ Onore d’ Itlalia ….. beh certo , i banditen hanno rischiato ben poco …..
Due stili diversi
Siamo 30 ed una sorte e 31 con la MORTE
contro
Ciao ciao ciao ciao mare …….
E quando la Brigata va in combattimento , i partigiani scappano veloci come il vento !
Eja
♫♫♫ E la corrente elettrica è pericolo di morte,
a romperci i coglioni 3B sei molto forte…
Bombe a mano e carezze col pugnal… ♫♫♫
Pure tu, 3B (bieco blu bimbominkia) ci hai rotto il caxxo.