Roma, 4 ott — All’improvviso Roberto «Baffo» da Crema riemerge dalle nebbie della mitologia televisiva anni Ottanta e Novanta per lanciare una stoccata contro il reddito di cittadinanza, che chiama senza mezzi termini «reddito di fannullanza». «Io non sono un politico e quindi cerco di farmi capire come cittadino comune», spiega ai microfoni di Zona Bianca su Retequattro motivando la propria avversione alla sussidio di casa Cinquestelle spesso elargito, per carenza di controlli, a chi non ne avrebbe titolo.
Roberto Baffo da Crema contro il rdc
«Ai poveri è giusto dare. Anzi, si deve dare di più», premette Roberto da Crema, «Ma non come reddito di fannullanza», sottolinea il Baffo. Il riferimento è a tutti quei cittadini, percettori dell’assegno mensile pagato con i soldi degli italiani, a cui non salta proprio in mente né di restituire quanto percepito alla comunità, né di sforzarsi a trovare lavoro, convinti che il reddito di cittadinanza verrà loro corrisposto vita natural durante. «Non delle trasmissioni, voglio essere cattivo», specifica. «Purtroppo però, se andiamo ad analizzare la situazione, ci rendiamo conto che c’è una certa fascia di persone che a lavoro non ci va molto volentieri. Ci sono persone indifendibili e non abbiamo il coraggio di dirlo senza creare divisioni o altro».
Esempi indifendibili
A suffragio della sua bordata porta l’esempio di «un azienda con 70 dipendenti, che commercia al dettaglio e per la quale le cose non stanno andando male. Non per sentito dire, ma posso assicurarvi che quando l’azienda ha bisogno di forze nuove o specializzate, la prima cosa che si sente chiedere è “quanto si guadagna al mese”». Questo «perché le persone devono fare subito il conto. E capire se è meglio andare a lavorare o stare a casa con il reddito».
2 comments
…prendono il reddito di cittadinanza….
Siccome qualcuno ne abusa meglio toglierlo a tutti, perchè impiegabile vuol dire che ha offerte di lavoro, chi lo sta ancora cercando lo prende ancora?