Roma, 16 apr – Quindici immigrati, sbarcati nei giorni scorsi a Palermo dopo essere stati soccorsi dalle navi della Guardia Costiera, sono stati arrestati ieri dagli uomini della squadra mobile del capoluogo siciliano. L’accusa è quella di aver gettato in mare almeno nove altri profughi che si trovavano a bordo della loro stessa imbarcazione durante la traversata.
Le misure di custodia cautelare sono scattate a seguito delle numerose testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni sul gommone sarebbe esplosa una lite, per motivi religiosi, fra profughi cristiani e musulmani. I secondi avrebbero avuto la meglio, scaraventando gli altri fuori bordo. L’accusa formalizzata è quella di omicidio plurimo.
I quindici fermati, fra i quali anche un minorenne, provengono da Mali, Guinea e Costa d’Avorio e sono tutti di fede musulmana. Si trovano ora nel carcere palermitano di Pagliarelli, in attesa che la Procura, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia, chieda la convalida degli arresti.