Roma, 18 gen – Lacrime, sospiri e tanti sensi di colpa: ecco la ricetta dello spot pro vaccino girato da Giuseppe Tornatore. Vuoi rivedere la nonna, attualmente tenuta in ostaggio in una rsa fino alla fine della pandemia? Vuoi riabbracciarla senza il freddo, «plasticoso» incomodo del telo trasparente anti-Covid? Allora non c’è altra soluzione, devi superare i tuoi dubbi e vaccinarti.
Arcuri scomoda Tornatore per uno spot pro vaccino
E’ questo il succo dello spot pro vaccino girato nientemeno che dal regista premio Oscar. Ci sono troppi scettici riguardo la campagna di vaccinazione, vediamo di dissipare i loro dubbi: ma non con dati scientifici certi, usiamo la retorica melensa e i ricattucci morali. Per farlo, l’onnipresente commissario per l’emergenza Arcuri ha scomodato un pezzo grosso. «Arcuri mi ha convocato per chiedermi di realizzare dei piccoli spot per una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di vaccinarsi e io ho aderito immediatamente», spiega Tornatore a Domenica In su Rai Uno, nel corso della quale è stato presentato il primo di tre o forse quattro spot.
La nonna e la nipote
Cristina Gauri
2 comments
Tornatore è noto per i suoi film propaganda comunista e anti italiana.
questo della Pfizer non è nemmeno un vaccino in senso stretto,ma un intervento genico diretto.
scherzare con il DNA a fronte di una azienda che NON vuole assumersi nessuna responsabilità al riguardo,dovrebbe davvero essere ponderato da una donna in età fertile.
PS non ho notato Mirabella con le bacchette cinesi in mano in questo spot ministeriale.
che sia ancora al ristorante cinese ?