Roma, 25 giu – Piano B, soluzioni condivise, solidarietà europea. Ipotesi e buoni propositi che si sono pressoché disintegrati al confine di Ventimiglia e alle frontiere con Austria e Svizzera, a dimostrazione che l’Europa -nella migliore delle ipotesi- non esiste. E l’Italia è stata sino ad oggi (e sarà in futuro) costretta a fare da sola.
Una situazione, quella dell’emergenza immigrati, ormai divenuta insostenibile. Così come sono insostenibili le contraddizioni emerse nella politica accoglienza sin qui condotta. Tanto da far rinsavire anche il presidente del Consiglio.
“Sul tema dell’accoglienza ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e criteri di ragionevolezza”, ha detto Matteo Renzi in occasione della conferenza Stato-Regioni chiamata a discutere del problema immigrazione. Ma, sottolinea il premier, “I richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati“.
Un notevole cambio di paradigma rispetto alla scelta di accogliere indiscriminatamente, decisione che ha portato migliaia di disperati ad intraprendere la via del mare -e che centinaia di morti ha causato- ma della quale il capo dell’esecutivo ed il ministro Alfano fanno comunque ancora un punto d’onore: “Per noi gli immigrati in mezzo al mare si salvano, siamo orgogliosi e grati per quello che ha fatto l’Italia”, ha spiegato sempre Renzi.
Meglio tardi che mai, anche se rimangono numerose problematiche. A chi non viene concesso il diritto di asilo -e quindi è ragionevole considerare che non stia migrando per ragioni politiche- è data infatti la facoltà di presentare ricorso. Da qui le tempistiche si allungano, arrivando a durare anni mentre nel frattempo il soggetto sarà libero di risiedere in Italia. E alla fine, coloro a cui il tanto agognato asilo viene concesso sono sempre una parte minima e quasi residuale del totale.
1 commento
La distinzione dovrebbe essere GLI AVENTI DIRITTO DI ASILO si accolgono. non i richiedenti.