Roma, 29 mar — Bufera sul liceo Montale di Roma, dove una segnalazione effettuata all’Ufficio scolastico regionale ha portato allo scoperto l’esistenza di una «tresca» tra la preside e uno studente maggiorenne. Un chiacchiericcio fitto ed insistente culminato con le due deposizioni del ragazzo. L’Usr è al lavoro per accertare la veridicità di tali dichiarazioni.
Scandalo al liceo Montale, si indaga sulla preside
Nel frattempo nell’istituto è esploso lo scandalo. Ieri mattina sul muro esterno della sede centrale del Liceo, situato in via di Bravetta, faceva la sua comparsa una scritta enorme, vergata da ignoti — probabilmente studenti — indirizzata alla preside del Montale: «La laurea in pedagogia l’hai presa troppo seriamente». Una macchia intollerabile sul curriculum dell’istituto superiore (di indirizzo pedagogico, classico e linguistico di periferia), ritenuto universalmente una delle eccellenze dell’istruzione superiore capitolina. Al settimo posto nella classifica Eduscopio per i linguistici, ogni anno registra il boom di iscrizioni. Ebbene, nei prossimi giorni le porte del Montale si spalancheranno per accogliere gli ispettori dell’Ufficio Scolastico Regionale che indagheranno sulla condotta della preside, da poco assegnata al Montale. Ora rischia l’allontanamento e il licenziamento dall’istituto.
Una relazione durata un mese
Secondo quanto riportato da Repubblica, il liceale coinvolto nella vicenda avrebbe iniziato la liaison con la dirigente prima di Natale, nel corso dell’occupazione della sede centrale. Tra i due sarebbe iniziato un fitto scambio di email, per arrivare ai messaggi via cellulare. Poi studente e preside avrebbero iniziato a frequentarsi. Gli incontri sarebbero avvenuti nello spazio di un mese. Poi il ragazzo aveva manifestato la volontà di interrompere la relazione. Alla fine della storia era seguita la confessione ai compagni di scuola. «Non potevo darle quello che voleva», aveva confidato ai coetanei. Come sempre accade in questi casi, la riservatezza è merce impossibile da trovare sul mercato e la notizia si è diffusa a macchia d’olio, diventando di dominio pubblico.
Le scritte «Il tuo silenzio parla per te» e «Chi sa deve agire» e «La laurea in pedagogia l’hai presa troppo seriamente» sono presto comparse sui muri esterni del Montale. La preside ha dichiarato di essere a conoscenza della situazione ma ha negato tutto, rifiutandosi di rispondere alle domande dei giornalisti. Ora la palla passa agli ispettrice dell’Usr, dalla cui delibera dipenderà la sorte professionale dell’interessata.
Cristina Gauri
3 comments
Ma perché la gente non si fa i cazzi propri? Sono entrambi maggiorenni!
L’ invidia è una brutta bestia.
Essendo lo studente maggiorenne si risolverà tutto in una bolla di sapone con buona pace di chi ha lanciato lo “scandalo”…