Orvieto, 23 dic – In questo Natale 2020 «azzoppato» dall’omonimo Decreto e ostaggio del coronavirus scordatevi che i Re Magi portino oro, incenso e mirra: Gesù Bambino quest’anno si vedrà arrivare mascherine, gel e vaccino.
I Re Magi quest’anno portano il vaccino Pfizer
Non è il contenuto di qualche vignetta satirica: accade veramente a Orvieto, dove nel tradizionale presepe che da 32 anni a questa parte viene posizionato all’ingresso del Pozzo della Cava, i saggi astrologi guidati dalla stella cometa recheranno in dono al Salvatore i tre presidi «principe» per il contrasto al Sars-CoV-2. Perché si sa, Gesù salverà anche le anime dalle fiamme dell’Inferno, ma per il coronavirus tocca rivolgersi alla Pfizer. O a Massimo Galli, che ci stupiamo di non aver scorto all’interno del presepe.
L’ennesima natività horror
Un’altra Natività horror, quindi, da mettere nella lista del Natale 2020 assieme al presepe ammucchiata di Firenze o al delirio marziano-postconciliare di Piazza San Pietro. Marco Sciarra, gestore del complesso monumentale di origine etrusca nel quale è allestita la rappresentazione della Natività, ha spiegato all’Ansa il senso dell’allestimento. «È una natività minimale, la Sacra famiglia è dormiente, proprio a sottolineare che di fatto si tratta di una pausa rispetto alle classiche rappresentazioni». Nei secoli dei secoli, quindi, tranne che nel 2020, dove il Natale ha subìto lo stop e la Madonna si schiaccia un pisolino: l’ha stabilito Ricciardi.
I doni dei Re Magi: vaccino, mascherina e disinfettante
«I tre Magi all’ingresso hanno evidenti contaminazioni con il periodo che viviamo», prosegue. E qui viene il bello. Ve lo ricordate l’angelo che rassicurava tutti dicendo «non abbiate paura?». Scordatevelo, e tiratevi su la mascherina: «Intanto hanno le mascherine e la visiera protettiva davanti al viso e insieme ai loro classici doni, oro, incenso e mirra, portano altre tre doni. Insieme all’oro, che è il più prezioso, portano il vaccino contro il virus. All’incenso, che era quello che doveva arrivare al respiro degli Dei, abbiamo abbinato le mascherine che proteggono il nostro respiro», ma è con la mirra che Sciarra si supera in senso del macabro: «alla mirra, con cui si cospargeva il corpo dei defunti, abbiamo associato il gel disinfettante per le nostre mani». Insomma, il «Verbo fattosi carne» può anche levare le tende, che qui l’unico Verbo vigente è quello dei Dpcm e della narrazione sul contagio.
La brutta modernità
«Questi tre elementi – precisa – ci riportano a questa brutta modernità del 2020». Una «brutta modernità» con la quale i gestori del Pozzo potevano benissimo evitare di contaminare una rappresentazione sacra. «L’augurio è che possa succedere quello che fecero i Magi, che portarono doni al più diseredato dei bambini». La conclusione illuminante: questi prima mettono il vaccino in mano ai Re Magi, poi danno del diseredato a Gesù, come farebbe un Saviano o un Delprete qualsiasi. E’ chiaro, quindi, che del presepe non ci hanno capito nulla.
Cristina Gauri
3 comments
Ma Gesù “sterilizzando” i falsi magi si porrà come sempre a Figlio del Sacro. Da seguire…, contro i dementi!!
L’ attuale papa ERETICO , potrebbe prendere spunto e cambiare il vangelo ……
ah , strano non ci sia un imam in quel presepe di MERDA !!!! penso che gli autori IGNORINO i 700 anni di DIFFERENZA ……
Oh , cazzo , non ditemi che C’E’ !!!!!
A parte altre considerazioni ….. da noi , i Magi vengono aggiunti al presepe il 5 di Gennaio ……
A orvieto è già arrivata la Befana ?????
😱🤣
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