Roma, 13 giu — Abbiamo imparato a nostre spese, nel corso di quest’ultima ottantina d’anni, che il buongusto, la classe e l’umana pietà sono caratteristiche aliene alla galassia dell’antifascismo; non stupisce dunque, che a cadavere di Silvio Berlusconi ancora caldo, ci si ritrovi ad assistere in queste ore allo spiacevole, quanto degradante, teatrino di esponenti e associazioni di sinistra bellamente intenti a festeggiare la morte del Cavaliere. Il quale poteva senza dubbio non piacere, essere odiato perfino, ma trattandosi di defunto, da chi frigna h24 lacrime politicamente corrette ci si aspetterebbe — con gli antifascisti il condizionale purtroppo è d’obbligo — un diverso tipo di contegno. Almeno ora, nel momento della dipartita.
Ad Arcore la festa per celebrare la morte di Berlusconi
Invece anche stavolta il gene di Piazzale Loreto, del vilipendio (in questo caso metaforico) di cadavere, incastonato nel Dna di ogni antifascista, ha trovato la propria espressione. Sicché, mentre tutta Italia esprimeva cordoglio per la morte del leader di Forza Italia, ad Arcore il circolo Arciblob, storico luogo di ritrovo della sinistra ubicato a meno di un chilometro da Villa San Martino, organizzava una festicciola per celebrare la scomparsa di Berlusconi. Sull’uscio di casa del defunto, praticamente, dove i famigliari lo stavano piangendo.
Festival dell’ignobile
Il festival dell’ignobile, a partire dal titolo «12 giugno 2023 – DI-PARTY-TO», macabro gioco di parole tra «party» e «dipartito» che svettava sulla locandina in cui lo scomparso Cavaliere viene rappresentato come uno dei sette nani di Biancaneve. «Entra con noi nella storia, passa per l’ultimo grande evento targato Silvio», si legge nella presentazione apparsa su Facebook. Il programma? «piscina, musica, brindisi all night long» e la promessa «per i primi 100 spilletta commemorativa in omaggio». L’iniziativa ha fatto immediatamente il giro del web, suscitando una valanga di messaggi negativi sotto il post incriminato. A tal punto che i gestori della pagina si sono visti costretti a chiudere la sezione commenti. Senza scusarsi o fare ammenda, ovviamente: sui ceci, gli antifascisti, non si inginocchiano mai. Pretendono però che lo facciate voi.
Cristina Gauri
1 commento
Che vi venga la diarrea da erba…. bastardi senza onore