Parma, 4 apr – La toppa peggiore del buco. Dopo aver scatenato le sacrosante ire dei cittadini e degli utenti online per aver pubblicato un bando con cui a Parma si può accedere ai bonus spesa solo se ci si dichiara antifascisti, il sindaco Federico Pizzarotti dice che la pubblicazione è stata un errore e che chi ha fatto presente la vergognosa e inaccettabile discriminazione diffonde fake news, a partire dal Primato Nazionale. La nostra colpa – secondo Pizzarotti – avendo denunciato la pubblicazione di un bando assolutamente delirante sarebbe quella di aver detto la verità, ossia il contrario esatto delle “bufale” di cui parla il primo cittadino di Parma. Insomma, il sindaco interviene, e non è che si scusa per il presunto errore che in ogni caso dal punto di vista politico – data la situazione di emergenza nazionale per il coronavirus – è imperdonabile, gravissimo, ma rilancia, andando all’attacco del nostro giornale. Come se il reale problema fosse quello che scriviamo noi e non che il Comune di Parma avesse giocato con l’ansia dei cittadini (oltre che con la fame dei più bisognosi).
Le precisazioni del sindaco su Facebook
“In merito ai BONUS SPESA, è stato ERRONEAMENTE inserito parte di un regolamento che vale per la richiesta di sale civiche, patrocini e contributi per attività ed eventi. In questa parte c’è scritto che se professi xenofobia, razzismo e nazismo non puoi beneficiare di sale civiche, contributi o patrocini dal Comune di Parma. Da noi è così e rimarrà così. Ma NON vale per i bonus spesa, si correggerà l’errore, grazie a chi lo ha fatto notare con gentilezza”, scrive il primo cittadino parmigiano sulla sua pagina di Facebook. E fin qua, sembrerebbe che Pizzarotti, dopo la nostra segnalazione, abbia come dire abbozzato dando disposizioni per correggere il bando. Invece, l’ex grillino fa molto di più, afferma che “NON sarebbe stato comunque vero che i bonus spesa vengono negati a chi non si affermi antifascista: il Primato Nazionale e la signora Meloni (la leader di FdI lo ha attaccato con un video su Facebook, ndr) sono notori dispensatori di bufale”. Questo passaggio non è chiaro, in verità. Perché “non sarebbe stato comunque vero” anche se per errore era stata pubblicata la parte relativa all’obbligo di dichiararsi antifascista? Pizzarotti ci sta dicendo forse che avrebbe magnanimamente fatto un eccezione, vista la gravità della situazione? La verità è un’altra: soltanto una volta corretto il testo in questione, sarà vero che tutti i cittadini di Parma, senza discriminazioni, avranno accesso ai bonus spesa.
“Federico II di Svezia”… da quale pulpito, sindaco
La supponenza di Pizzarotti che difetta di umiltà anche nel caso di una questione così delicata non è sfuggita agli utenti di Facebook, che dopo aver condannato il bando discriminatorio oggi commentano, anche con sarcasmo, la precisazione del sindaco. Certo, in conclusione fa sorridere l’idea che Pizzarotti, lo stesso che tempo fa ha solennemente inaugurato una targa dedicata a “Federico II di Svezia”, oggi definisca il nostro giornale “dispensatore di bufale”. Non fa per niente ridere, invece, che un sindaco discrimini per decreto comunale i cittadini, decidendo chi abbia accesso a determinati servizi e chi no sulla base dell’interpretazione delle leggi e della Costituzione. Sì, perché – al netto del trito e ritrito antifascismo pizzarottiano – il Comune di Parma nega qualcosa a qualcuno in virtù del fatto che quel qualcuno possa essere giudicato xenofobo o sessista. Ecco, su questo ultimo punto sappiamo bene che i confini sono talmente labili da fare del regolamento comunale – questo sì – un pericoloso strumento di discriminazione.
Adolfo Spezzaferro
10 comments
PER CHI NON L AVESSE CAPITO I PENTASTELLATI E I LORO DERIVATI AFFONDANO LE RADICI NEL PD E NEI VARI MOVIMENTI FINANZIATI DA SOROS E DALLE BANCHE SPECULATIVE PER DISTRUGGERE I L ITALIA.. ONORE A BENITO MUSSOLINI..
Pizzarotti dovrebbe sapere che:
– abbinare nazi a fascisti è strumentale, ignorante e legato solo a fatti bellici. Studi De Felice!
– anche ad un carcerato non si nega un piatto!
– le dimissioni sono un atto… di gentilezza!
– il destino ti ritorna tutto.
Questo è veramente un soggetto molto pericoloso che va monitorato costantemente: infatti se sale di livello è sintomo che ignoranza e parzialità hanno preso il sopravvento sui diritti civili.
Siamo alle solite,io penso che quanto disposto dal regolamento del Comune di Parma,attraverso la “conventio ad escludendum” adottata originariamente per chi chiedeva locali e spazi comunali per eventi,manifestazioni ed erroneamente riadattata anche per i richiedenti aiuti economici sia evidentemente discriminatoria e subdola.Attraverso essa si vuole distrarre il popolo italiano dall’idea che sta maturando su questo sistema politico e parlamentare in via di disfacimento. E allora,richiamando all’antifascismo si vuole ricorrere al collante che li può rinforzare.E ciò è paradossalmente comprensibile anche se discriminatorio per una gran parte di italiani che non pensa minimamente di dichiarare di ripudiare il fascismo come al punto 1) di detta dichiarazione.Lo sappia bene Pizzarotti,che ammette e non ammette,che difendendosi vorrebbe attaccare: un uomo libero,coerente,democratico, anche se non fascista, non accetta che il comunismo non venga considerato fra i sistemi e le ideologie da ripudiare. Io mi chiedo,se un’associazione,un intellettuale comunista,avesse fatto istanza al Comune di Parma di una sala per il 5 marzo al fine di celebrare la morte e la figura di Stalin,che in tempi di pace,in Unione Sovietica fece uccidere,scomparire e internare più comunisti italiani,più di quanto non abbia fatto il fascismo,cosa avrebbe risposto Pizzarotti?
Micu G. dalla terra di ‘nduja
Salve, in merito all’articolo precedente, vorrei spezzare una lancia in merito al vostro giornale, che è una testata di parte come tutte le altre, ma forse non giudicata dalla parte giusta, detto questo, non riesco a capire questo odio della sinistra verso la destra, perchè è di questo che parliamo, qualunque pensiero di destra viene bollato come fascista, anche se poi non so se è veramente un’offesa, penso che sia l’ora di abbassare i toni, e di rispettare le idee, perchè se guardiamo alla storia, la guerra l’hanno combattuta i fascisti, non certo i partigiani.
Ma la questione è questa: il regolamento del Comune di Parma di cui si parla si applica a chi fa richieste di benefici economici? Per rispondere a questa domanda bisogna leggerlo. All’art.4 punto 1 lettera C esso precisa che le disposizioni NON SI APPLICANO ALLE RICHIESTE DI CONTRIBUTI ECONOMICI di NATURA ASSISTENZIALE. I buoni spesa sono contributi economico-assistenziali?Mi sembra di sì. E allo ra quel punto NON SI APPLICA.
Pizzarotti è solo un emerito imbecille…
Non capisco proprio come i Parmigiani possano averlo votato !!!
Da Pizzarotti non potete pretendere di più
“se professi xenofobia, razzismo e nazismo non puoi beneficiare di sale civiche, contributi o patrocini dal Comune di Parma. Da noi è così e rimarrà così”
questo sono parole presuntuose,
pesanti…
e sbagliate:
tu sei il sindaco di pavia,povero mediocre pizzettaro..
NON sei seduto sulla tazza di casa tua,dove puoi espellere quel che ti pare.
sei a pavia,a gestire la casa DI TUTTI, i cittadini di pavia:
ANCHE QUELLI CHE NON TI PIACCIONO.
e visto che come comune le tasse vengono pretese anche da xenofobi,razzisti,nazisti ecc ecc
ne consegue che esso deve anche TRATTARLI NELLO STESSO MODO degli altri,
(ivi compresi i servizi,gli spazi ecc che il comune è tenuto ad offrire A TUTTI)
almeno fintanto che non fanno niente di penalmente rilevante,oltre che a starti sulle scatole.
differentemente,intanto che vi preparate a prendervi la scarpata nel kulo che vi meritate,alle
prossime elezioni…..
andate a tassarvi solo i compagni,eh?
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