Roma, 23 mar – La nave Ocean Viking facente capo alla Ong francese SOS Mediterraneè, è approdata nel porto di Augusta con a bordo i suoi 116 clandestini – di cui cinque risultati positivi al coronavirus. L’autorizzazione allo sbarco – leggi: calata di braghe dell’esecutivo – è arrivata da Roma. Si tratta della seconda nel mese di marzo. La prima volta era toccato a Sea Watch 3 che il 3 marzo scorso si è vista concedere l’agognato «porto sicuro». Porto sicuro e apertissimo: nel frattempo, due italiani su tre sono costretti a casa dalle misure di contenimento del coronavirus e devono mostrare l’autocertificazione pure per portare a passeggio il cane.
Ocean Viking approda ad Augusta
I francesi hanno ottenuto di sbarcare dopo cinque richieste arrivate in seguito ai dinieghi e al silenzio generalizzato dei maltesi, cui pure si erano rivolti. Secondo un copione ormai classico, quindi, Malta ignora le richieste delle navi delle Ong, le quali scavallano la piccola isola e si dirigono verso l’Italia. Che non dice mai di no.
Ulteriore parte del copione, quella del battage pubblicitario sui social, con Ocean Viking che su Twitter aveva inoltrato il suo appello alle autorità affinché concedessero approdo in un porto sicuro. Si leggeva nel lacrimevole tweet: «Con forte vento e onde alte, Ocean Viking è ancora in attesa di un porto sicuro dopo aver inviato una quinta richiesta».
I clandestini che si trovano attualmente a bordo della nave sono stati recuperati nella giornata di sabato. Si tratta di 116 persone che si trovavano alla deriva su un barcone al largo delle acque libiche. Ed ora la Ocean Viking è entrata del porto di Augusta, dove inizierà a porsi il problema della accoglienza, dello sbarco, della profilassi sanitaria e della ipotesi di distribuzione. Inutile dire che le preoccupazioni maggiori al momento sono quelle di ordine sanitario, posto che il personale della Ong ha comunicato la presenza di cinque positivi al coronavirus.
Sbarchi e Covid
La commistione tra problema sanitario e flussi migratori e sbarchi in Sicilia sta divenendo sempre più drammatica. Solo ieri a Messina, un nigeriano, che si era allontanato facendo perdere le proprie tracce da un centro di accoglienza, è stato trovato positivo al tampone. Come se non bastasse è risultato affetto da una delle varianti più rare del virus. Inutile dire che l’episodio ha innescato una fortissima preoccupazione sociale. Di conseguenza la presenza di ulteriori positivi a bordo della Ocean Viking non getterà di certo acqua sul fuoco. Secondo fonti del Viminale, dall’inizio dell’anno in Italia sono sbarcati ben 6068 immigrati. A fronte del ben più esiguo numero di soli 2750 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Cristina Gauri