Roma, 27 feb – Cambia l’esecutivo, non cambia la modalità di gestione dell’emergenza. L’onda lunga dell’approccio del Conte bis si fa sentire anche con il governo Draghi, che si appresta a varare un nuovo Dpcm. Il cambio di passo, insomma, per ora non c’è. Né si vedono modifiche sostanziali alle chiusure generalizzate con le quali, pur a fasi alterne, facciamo i conti ormai da un anno.
Nuovo Dpcm: Pasqua a casa
Il nuovo Dpcm, stando alle bozze circolate, dovrebbe entrare in vigore il 6 marzo e durare un mese. Andando così a comprendere Pasqua e Pasquetta, che quest’anno cadono domenica 4 e lunedì 5 aprile.
Confermate le misure-base: obbligo di mascherina, divieto di assembramento, bar e ristoranti chiusi dopo le 18 (rimane sempre la possibilità di asporto) e coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5. Per il resto sono poche le modifiche rispetto alla linea dura adottata sino ad oggi.
Sport: stagione sciistica finita, palestre e piscine chiuse
Chi sperava nella possibilità di andare a sciare in extremis resterà deluso. Gli impianti di risalita non riapriranno per un altro mese, quando ormai la stagione sarà al termine. Se ne riparlerà nel 2022.
Rimangono chiuse anche palestre e piscine. Sempre consentita l’attività sportiva all’aperto, “anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale”. Via libera pure in zona rossa, ma solo in prossimità della propria abitazione.
Teatri, cinema e musei riaprono dal 27 marzo
Una delle novità più importanti del nuovo Dpcm riguarda le attività culturali. Nelle zone gialle, dal 27 marzo, riaprono infatti teatri, cinema e musei. Con apposito protocollo approvato dal ministero dei Beni e delle Attività culturali (e validato dal Comitato tecnico-scientifico) sarà consentito l’accesso “con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori”.
Con il nuovo Dpcm didattica in presenza al 50%
Fatte salve diverse disposizioni (più stringenti) adottate dalle regioni, novità in arrivo anche per la scuola. Gli istituti superiori dovrebbero rimanere aperti, con didattica in presenza “almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca”, si legge.
Nicola Mattei
2 comments
Molti, oggi, dicono che Draghi è come Conte. In quanto segue una linea non tanto diversa sulle chiusure. Spesso, sono gli stessi che lo hanno appoggiato descrivendolo come uno pseudo-messia che fa i miracoli, facendolo diventare una specie di Super-MArio prima ancora che avesse fatto niente! cosa che trovo assurda e ridicola. Così come trovo quelli che gli credevano ingenui per non dire altro..
Io ho una opinione diversa. Per me Draghi è peggio di conte, non uguale.
Putroppo penso che ce ne accorgeremo in futuro, anche in vista di alcune opinioni su libertà personali importantissime come quella di scelta sul fatto vaccinarsi o no(anche quella è una libertà fondamentale come quella di poter uscire la sera), oppure altro.
Fino ad ora ho indovinato alcune cose.. Spero di sbagliarmi su questo ovviamente.
è solo il mio pensiero. Lo avevo detto dall’inizio.
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