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Roma, 15 lug – Inizia da oggi la seconda intensa ondata di caldo e con essa i disagi per tutti coloro che lavorano all’aperto e soprattutto per i soggetti più deboli, anziani in primo luogo.
La rimonta dell’anticiclone africano interesserà infatti tutta la penisola e le nostre isole fino a mercoledì 22, quando moderate ma efficaci infiltrazioni di aria più fresca dall’Atlantico settentrionale porteranno qualche refrigerio al nord, insieme a sporadici temporali sulle regioni alpine e pedemontane.
Sarà però proprio la nuova situazione che stimolerà l’afflusso di correnti ancora più calde e umide al meridione, e a tratti sulle regioni centrali tirreniche – Lazio e Toscana meridionale – che sperimenteranno prima il 21-22 luglio e poi dal 26 fino al termine del mese il periodo più caldo.
Se, infatti, solo localmente le temperature supereranno la soglia già eccessiva dei 38 gradi fino a lunedì prossimo, sarà tra martedì e mercoledì della prossima settimana e poi dal fine settimana successivo che potrebbero essere raggiunti e perfino superati i 40 gradi dalla Sicilia alla Puglia e forse per un paio di giorni anche a Roma. Mentre nelle regioni settentrionali le temperature saranno tornate sui livelli medi stagionali.
Oltre ai disagi e ai rischi per la salute, è anche da sottolineare che con temperature così elevate i consumi elettrici in casa e in ufficio schizzano a livelli record per esigenze di condizionamento degli ambienti: almeno 100 mila MegaWattora in più al giorno, che significa circa 15 milioni di Euro di aggravio per la bolletta elettrica a carico di famiglie, pubbliche amministrazioni e imprese. Complessivamente, le ondate di calore di questo luglio bollente potrebbero risultare in una spesa elettrica improduttiva ulteriore dell’ordine dei 300 milioni di Euro.
Per le previsioni più accurate, come sempre, seguire il nostro Meteo Nazionale.
Francesco Meneguzzo
Roma, 15 lug – Inizia da oggi la seconda intensa ondata di caldo e con essa i disagi per tutti coloro che lavorano all’aperto e soprattutto per i soggetti più deboli, anziani in primo luogo.
La rimonta dell’anticiclone africano interesserà infatti tutta la penisola e le nostre isole fino a mercoledì 22, quando moderate ma efficaci infiltrazioni di aria più fresca dall’Atlantico settentrionale porteranno qualche refrigerio al nord, insieme a sporadici temporali sulle regioni alpine e pedemontane.
Sarà però proprio la nuova situazione che stimolerà l’afflusso di correnti ancora più calde e umide al meridione, e a tratti sulle regioni centrali tirreniche – Lazio e Toscana meridionale – che sperimenteranno prima il 21-22 luglio e poi dal 26 fino al termine del mese il periodo più caldo.
Se, infatti, solo localmente le temperature supereranno la soglia già eccessiva dei 38 gradi fino a lunedì prossimo, sarà tra martedì e mercoledì della prossima settimana e poi dal fine settimana successivo che potrebbero essere raggiunti e perfino superati i 40 gradi dalla Sicilia alla Puglia e forse per un paio di giorni anche a Roma. Mentre nelle regioni settentrionali le temperature saranno tornate sui livelli medi stagionali.
Oltre ai disagi e ai rischi per la salute, è anche da sottolineare che con temperature così elevate i consumi elettrici in casa e in ufficio schizzano a livelli record per esigenze di condizionamento degli ambienti: almeno 100 mila MegaWattora in più al giorno, che significa circa 15 milioni di Euro di aggravio per la bolletta elettrica a carico di famiglie, pubbliche amministrazioni e imprese. Complessivamente, le ondate di calore di questo luglio bollente potrebbero risultare in una spesa elettrica improduttiva ulteriore dell’ordine dei 300 milioni di Euro.
Per le previsioni più accurate, come sempre, seguire il nostro Meteo Nazionale.
Francesco Meneguzzo