Home » “Normalità è un bambino con due mamme”: cara Littizzetto, meglio se torni a Zelig

“Normalità è un bambino con due mamme”: cara Littizzetto, meglio se torni a Zelig

by Cristina Gauri
4 comments
littizzetto

Roma, 12 set — A lezione di «normalità» con Luciana Littizzetto, o meglio: la «lezioncina», a ditino rigorosamente alzato, su ciò che dovremmo ritenere «normale» nel 2022.

«La normalità non è il nonno che dorme sulla poltrona, anche perché ci sono nonni che giocano tutto il giorno a briscola, ma che esistano bambini con due mamme» ha pontificato la comica a margine del Festival della Comunicazione di Camogli. «Tutte queste polemiche sono una mancanza di libertà: sono queste le cose che piano piano ci tolgono la libertà». Il riferimento è alla polemica sollevata da Fratelli d’Italia sul cartone animato per bimbi in età pre-scolare Peppa Pig, in cui per la prima volta ha fatto la sua comparsa una famiglia omogenitoriale composta da due madri.

Littizzetto ci insegna la normalità: un bambino senza padre e due “mamme”

Il «ragionamento» — lo capirebbe anche uno dei piccoli telespettatori di Peppa Pig — è in realtà una colossale fregnaccia, un’accozzaglia incoerente di luoghi comuni accostati senza la minima logica per arrivare alla pancia di chi ascolta. Cioè giusto i fan della Littizzetto, i cortigiani della paludata corte di Fazio, quelli che già la applaudivano quando sosteneva che il ddl Zan «allarga i diritti di tutti». O come quando tesseva le lodi di restrizioni e green pass (che, si è visto, non ha frenato i contagi e le morti perché chi è vaccinato si contagia, si ammala e a volte muore come chi non è vaccinato) invocando che venisse imposto a tutti i lavoratori e pretendendo che venisse impedito di manifestare a chi non voleva vaccinarsi.

Uno strano concetto di libertà

In tal caso, non parlò di «mancanza di libertà» o di «cose che piano piano ci tolgono la libertà»: tali accuse vanno riservate a chi contesta l’indottrinamento di bimbi di pochi anni a cui viene insegnato che è «normale» avere due madri e nessun padre. In sunto, è «normale» che un bambino venga scientemente privato della figura paterna per assecondare il desiderio (desiderio, non diritto) di due ricche lesbiche di essere madri. E se lo contesti, privi qualcuno delle sue libertà. Se non fossimo nel 2022 questa battuta non sfigurerebbe in un siparietto di Zelig. Luogo dove andrebbero relegati tutti gli sproloqui della Littizzetto.

Cristina Gauri 

You may also like

4 comments

antonio 12 Settembre 2022 - 10:30

STRONZA

Reply
Marco Massetti 13 Settembre 2022 - 1:30

Forse non sono solo le coppie di “ricche lesbiche” a considerare la libertà un diritto imprescindibile dai pareri personali. Il resto del mondo ha già fatto il passo avanti e scoperto che le coppie gay si dimostrano spesso ottimi genitori. Difendere le proprie idee politiche è un conto, ignorare i fatti per far retrocedere culturalmente un paese mi pare uno scempio da evitare.

Reply
Prof. Massimo Sconvolto 14 Settembre 2022 - 3:11

Caro Marco Massetti io sono Italiano e del resto del mondo non mi frega di meno. Ognuno per sè e Dio per tutti e che vinca il migliore. E andare contro natura non ritengo sia la cosa migliore.

Reply
fabio crociato 18 Settembre 2022 - 10:07

Se si dimostrano ottimi genitori o meno lasciamolo dire ai figli dopo i quarantanni… Per quanto mi riguarda e non solo, essere figlio di divorziati, vivere con accanto dei drogati, subire la dittatura monolaterale dell’ aborto non mi è certo parso un passo avanti culturale, mondiale; figuriamoci le puntate aberranti successive in via di realizzazione.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati