Roma, 28 lug – Se la notizia fosse confermata sarebbe l’ennesima dimostrazione che tra i “poveri migranti che fuggono dalla guerra” e i terroristi assassini c’è non identità, ma quanto meno una pesante e irrisolta contiguità. Il quotidiano Libero pubblica infatti delle indiscrezioni sul fatto che Mohamed Lahouaiej Bouhlel, lo stragista di Nizza, sarebbe stato in mezzo ai “profughi” di Ventimiglia. Quelli accampati prima del confine con la Francia e per cui i collaborazionisti “No Borders” hanno fatto le barricate contro la polizia. Dalle foto pubblicate, sembra proprio che Bouhlel fosse tra gli attivisti che partecipavano ai sit in e alle proteste dei “profughi” accampati sugli scogli della riviera.
Almeno in un’occasione durante le manifestazioni proseguite per mesi il terrorista franco-tunisino è stato identificato dalla polizia italiana. Si tratta di scatti che si riferiscono al sit in organizzato dai “No Borders” il 4 ottobre a Ventimiglia, prima che la tendopoli fosse smantellata: tra i 300 manifestanti spicca un giovane giubbotto rosso e camicia verdina, con tratti somatici molto simili a quelli dell’uomo che pochi mesi dopo avrebbe inondato di sangue la Promenade des Anglais. Se la cosa fosse confermata, allora ci sarebbe da interrogarsi profondamente: cosa dovrebbero pensare i familiari delle vittime del fatto che un gruppo di militanti europei si è battuto affinché l’assassino dei loro cari potesse raggiungere in santa pace il luogo del delitto?
Giorgio Nigra
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