Home » Nel 2023 in Italia 27mila sbarcati, a Malta solo un immigrato accolto: ecco la solidarietà del presidente del Parlamento Ue Metsola

Nel 2023 in Italia 27mila sbarcati, a Malta solo un immigrato accolto: ecco la solidarietà del presidente del Parlamento Ue Metsola

by Francesca Totolo
1 commento
Metsola

Roma, 29 mar – Era il 27 novembre del 2022 quando Roberta Metsola, presidente del parlamento Ue, dichiarava che “serve solidarietà europea sui migranti” e che “tutte le navi in mare hanno l’obbligo morale e legale di salvare le vite”. Peccato che, dall’inizio del 2023, la sua Malta abbia accolto un solo immigrato sbarcato, come si legge nel portale dell’Unhcr, mentre l’Italia quasi 27mila.

Immigrati sbarcati in Europa al 26 marzo 2023

Nel 2014, Malta ha sigillato i confini

Malta ha la competenza per le operazioni Sar (ricerca e salvataggio) di una vasta zona del Mediterraneo pari a circa 250mila chilometri quadrati, estesa dalla Tunisia alla Grecia e pari a 750 volte il proprio territorio. Per questo motivo, riceve milioni di euro derivanti dai diritti di pesca, di prospezione petrolifera e dai compensi per il controllo aereo della zona, ma non ha i mezzi adeguati per presidiarla. Inoltre, è dal 2015 che si parla, a livello ufficioso, di un accordo “informale” tra l’allora premier italiano Matteo Renzi e il suo omologo maltese Joseph Muscat, secondo il quale l’Italia avrebbe garantito a La Valletta zero sbarchi di immigrati. In cambio, Malta non avrebbe svolto attività offshore di trivellazione nelle aree di piattaforma continentale che a est si sovrappongono con quelle aperte dall’Italia alla ricerca. La questione fu portata alla luce da un’interrogazione al parlamento Ue presentata da Elisabetta Gardini nel 2015.

Zone Sar del Mediterraneo centrale

Infatti, come è noto, Malta ha sigillato i confini. Se prima del 2014 almeno qualche migliaio di immigrati sbarcavano sull’isola, in seguito i numeri si sono praticamente azzerati: 104 nel 2015, 25 nel 2016, 23 nel 2017.

La prima nave di una Ong aveva la sede a La Valletta

Ciò è avvenuto anche in coincidenza con il lancio nel 2014 della prima nave di una Ong operante nel Mediterraneo, la maltese Moas dei coniugi Regina Egle Liotta e Christopher Catrambone, riparati a La Valletta rispettivamente dall’Italia e dagli Stati Uniti, dove hanno fondato anche una fumosa società, la Tangiers Group Limited. La prima nave della Ong Moas, la Phoenix, fu finanziata da Avaaz, organizzazione fondata dallo speculatore George Soros. Nel direttivo della Ong dei coniugi Catrambone, figuravano diversi ex ufficiali maltesi: tra questi, Ian Ruggier con 26 anni trascorsi nelle Forze armate di Malta e finito sotto inchiesta per aver ordinato ai militari di sedare con la violenza una rivolta di immigrati in un centro di accoglienza nel 2005, e Martin Xuereb, capo delle Forze armate maltesi e impegnato nel contrasto all’immigrazione clandestina fino al 2013. L’allora primo ministro Muscat non ha mai fatto mancare il suo sostegno al Moas, partecipando a diversi eventi dell’organizzazione e salendo pure a bordo della nave Phoenix.

Muscat sulla nave Phoenix e alla presentazione di un nuovo drone della Ong Moas

Nel 2017, al forum “Moas x change”, l’organizzazione è stata benedetta dall’arcivescovo di Malta Charles Scicluna e supportata dal discorso di apertura della presidente di Malta, Marie Louise Coleiro Preca.

L’arcivescovo Scicluna e la presidente di Malta Coleiro Preca al forum della Ong Moas

In quattro anni di attività, le due navi della Ong Moas hanno traghettato in Italia 33mila immigrati, nemmeno uno a Malta del primo ministro Muscat e della presidente Coleiro Preca. In seguito agli accordi Italia-Malta e al Codice di condotta delle Ong dell’allora ministro dell’Interno Marco Minniti, i coniugi Catrambone decisero curiosamente di trasferire le loro missioni nel Mare delle Andamane in soccorso del popolo Rohingya.

La presidente Metsola supportava la Ong Moas

Anche la presidente del parlamento europeo Metsola appoggiava la Ong Moas, anche andando a far visita nel 2015, allora come europarlamentare e vice coordinatore del Partito popolare europeo, alla nave Phoenix. In quell’occasione, aveva dichiarato: “L’impegno dimostrato da MOAS nel salvare migliaia di vite in mare è un esempio per tutti gli Stati della Ue. Sono progetti come questo che aiuteranno a combattere la ‘cultura dell’indifferenza’ che circonda la questione delle migrazioni su così tanti fronti”. La stessa “cultura dell’indifferenza” di Malta che ancora oggi non soccorre i barconi degli immigrati nella propria zona Sar?

Roberta Metsola a bordo della nave Phoenix della Ong Moas

Francesca Totolo

You may also like

1 commento

Germano 29 Marzo 2023 - 12:59

Vogliamo capire di una volta che non è problema dell’EU. Come mai arrivano e sbarcano solo in Italia? Come fa Malta a non prendersene uno quando sposta e raggiungibile tanto quanto Lampedusa? Il problema sono i nostri corrotti politici di turno che prendono miliardi da Soros & Co. e ci prendono in giro a noi. È ora di farla finita !

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati