Roma, 7 set – Fare il missionario religioso, da sempre, comporta moltissimi rischi legati alle diversità del territorio e, soprattutto, alle differenti culture con le quali ci si interfaccia per compiere la propria missione. Tra le terre più ostiche nelle quali approdano i “missionari di Dio”, vi è certamente l’Africa. Continente ostile già di suo; con flora e fauna selvagge ben lontane dagli amichevoli territori occidentali. Nel grande continente africano, poi, vi sono paesi che da decenni vivono in situazioni pericolosissime di guerra civile. A volte sono scontri tribali, a volte massacri per il consolidamento del potere da parte di personaggi politici, etnie o trafficanti. Altre volte, però, come ben sappiamo, terribili carneficine si compiono invece in nome del fanatismo religioso. Il Mozambico, terra che l’Italia conosce molto bene sotto un punto di vista militare, non è purtroppo certo da meno. Dai gruppuscoli pseudo-rivoluzionari armati, alle più famigerate Isis e al-Shabab, questa martoriata terra africana subisce ormai da diversi anni le sanguinarie aggressioni dei terroristi.
Una suora italiana uccisa dai terroristi
Suor Maria De Coppi, una suora italiana “comboniana” appartenente alla Diocesi di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, è stata uccisa in Mozambico. La religiosa di 83 anni, è rimasta vittima di un’azione terroristica di cui ancora non si conoscono i risvolti. A riferirlo è il sito del settimanale diocesano trevigiano “L’Azione”. “In base alle notizie giunte, sembra che l’assassinio sia stato perpetrato da alcuni terroristi che hanno agito nella missione dove suor Maria prestava servizio, nel barrio Muatala, nella provincia di Nampula”. A comunicarlo è il sito religioso del settimanale veneto. Suor Maria De Coppi era impegnata come missionaria in Mozambico da ben 59 anni. Arrivò per la prima volta nel paese africano in nave, nel 1963, quando ancora era una colonia portoghese. Da allora, impegnata nel sociale e nell’insegnamento dei valori cristiani come missionaria, si conquistò la cittadinanza mozambicana.
Una vita dedicata alla missione in Mozambico
La suora italiana aveva prestato servizio in varie missioni della provincia di Nampula. Nell’ottobre scorso, era dovuta rientrare in Italia per alcuni controlli medici riguardo le sue condizioni di salute, legate anche all’età avanzata. Le condizioni salutari non hanno comunque impedito a suor Maria di fermarsi e, nei mesi scorsi, è tornata in Mozambico per seguire la sua vocazione religiosa al fianco dei bisognosi africani. Nella missione cristiana operavano come missionari anche due sacerdoti friulani, che sono fortunatamente riusciti a mettersi in salvo durante l’attacco terroristico. I religiosi in questione sono il 45enne don Loris Vignandel, originario di Corva e già parroco di Chions (Pordenone), e don Lorenzo Barro, già rettore del seminario diocesano pordenonese. A differenza della suora veneta, i due missionari pordenonesi sono riusciti a scappare dalla furia dei terroristi islamisti.
Andrea Bonazza
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[…] Mozambico, suora italiana uccisa dai terroristi islamici: operava nel Paese da 59 anni […]
Anche nel Mozambico il gas, scoperto dall’Eni, è sporco di sangue.